Potenza, Caiata: 'In campo non si torna più'

"Ci saranno presidenti costretti a scegliere tra le loro aziende e la squadra di calcio"

Intervenuto sui canali di Eleven Sports, il presidente del Potenza Caiata ha espresso la sua opinione sull’attuale momento e la possibile ripresa della stagione. Le dichiarazioni riportate da notiziariocalcio.com: “Ci manca il campo, ma siamo in una situazione di grande emergenza, mai accaduta prima. Ci dispiace aver interrotto perché stavamo facendo un grande campionato, ma ho preferito mandare i calciatori a casa dalle rispettive famiglie.

Sono convinto che non si tornerà più in campo. Non ci sono le condizioni per tornare in breve tempo ad allenarsi e tornare in campo. Usciremo da questa situazione completamente diversi, siamo disabituati alle relazioni sociali. Il 30 giugno è una deadline invalicabile, andare oltre è una cosa che a mio avviso non si può fare. Mi piacerebbe almeno che si possano giocare playoff e playout per dare valenza alla stagione sportiva, ma di fronte ad una pandemia mondiale noi siamo un puntino. Dobbiamo attenerci in silenzio e osservare le disposizioni. Tutto questo provoca gravi danni, il calcio è la terza industria del Paese per addetti e fatturato, il nostro campionato è il più vulnerabile e si prendono introiti come incassi da stadio, da sponsor e sopratutto quelli derivanti dalle tasche dei presidenti, che spesso sottraggono alle loro famiglie e alle loro aziende delle risorse per destinarle a questo divertimento: e i presidenti saranno costretti a scegliere tra le loro aziende e le squadre di calcio”.