Dati Istat, Falcomatà e Nucera: ‘In Calabria difficoltà strutturali per migliaia di famiglie’
"Dati impietosi che confermano, purtroppo, ciò che come amministratori denunciamo da anni. Serve un piano straordinario contro la povertà" così il sindaco e l'assessora di Reggio
15 Ottobre 2025 - 15:12 | Comunicato Stampa

“I dati recentemente diffusi dall’Istat confermano, purtroppo, ciò che come amministratori denunciamo da anni: la Calabria vive una condizione di povertà strutturale che le attuali politiche nazionali e regionali non solo non hanno saputo risolvere ma, in molti casi, hanno contribuito ad aggravare”.
Lo affermano Giuseppe Falcomatà e Lucia Nucera, rispettivamente sindaco e assessora al Welfare del Comune di Reggio Calabria.
“Secondo l’Istat – ribadiscono analizzando l’indagine – nel 2024, il 23,5% delle famiglie calabresi vive con una spesa mensile inferiore alla soglia minima. Non dispone, cioè, di possibilità per acquistare beni e servizi essenziali a condurre una vita dignitosa e accettabile. E’ la Calabria reale, quella fatta di carne, ossa, lacrime e sangue, diametralmente opposta e drammaticamente diversa da quella continuamente propinata dai vari canali social del Governatore Roberto Occhiuto. E’ la Calabria che, come abbiamo detto e ripetuto negli ultimi mesi, si indebita per la spesa corrente e non per investimenti; che si rivolge alle banche, nelle ipotesi più fortunate, per provare ad arrivare alla fine del mese e non per acquistare una casa. E’ la Calabria che, alla Regione, si ostinano a nascondere perché, nell’era dei social-network, se una cosa non si vede vuol dire che non esiste”.
“I Comuni, ormai lasciati soli – proseguono Falcomatà e Nucera – si trovano a gestire la disperazione dei cittadini e le emergenze quotidiane con risorse sempre più limitate. È inaccettabile che, nel 2025, la Calabria sia ancora ai margini degli indicatori nazionali di benessere e qualità della vita, ma è il frutto di Governi nazionali e regionali che si limitano ad interventi frammentari, privi di una visione complessiva sullo sviluppo economico, sull’occupazione e sulla coesione sociale. Che promuovono l’autonomia differenziata, decretando la morte del Mezzogiorno, o si nascondono dietro la propaganda dei fantamiliardi investiti per opere faraoniche e che mai si realizzeranno”.
“Servono – aggiungono il sindaco e l’assessora – un vero e proprio “Piano straordinario contro la povertà”, investimenti reali in lavoro, istruzione, servizi sociali e infrastrutture. Tutto quello che il Governo e la Regione non hanno fatto. Chiediamo, al riconfermato presidente Roberto Occhiuto, di aprire un confronto vero con i territori, con il terzo settore, con le parti sociali e di smettere di ignorare la voce di chi, ogni giorno, vive sulla propria pelle la povertà e l’incertezza del domani. Noi – concludono Giuseppe Falcomatà e Lucia Nucera – continueremo a far sentire la nostra voce, non per polemica, ma per difendere la dignità dei cittadini calabresi e il diritto di questa terra a un futuro migliore”.