Processo Miramare, al via l'appello. Armando Neri cambia legale

Rischio 12 mesi ulteriori di sospensione per Falcomatà in caso di condanna, Neri intanto aumenta le distanze dal sindaco sospeso

Martedi 13 settembre a Reggio Calabria si concluderanno le festività mariane…e inizieranno le udienze d’appello relative al Processo Miramare. Dopo la sentenza dello scorso novembre, con la condanna a Giuseppe Falcomatà e buona parte della giunta del primo tempo dell’amministrazione comunale, si riprende con il secondo round.

Durante la seduta del 13 settembre, il Tribunale dovrebbe limitarsi a verificare la costituzione delle parti e calendarizzare le udienze successive, in questa fase non è prevista ulteriore istruttoria. Sarà interessante capire se la Corte d’Appello traccerà tutto il percorso delle udienze sino alla fine, o si limiterà seduta dopo seduta ad annunciare quella successiva.

A differenza del primo grado di giudizio, stavolta si partirà da posizioni (e condanne) differenziate per tutti gli imputati, che difenderanno in modo specifico e singolarmente la propria posizione.

Rispetto ai mesi scorsi, c’è un’importante novità legata agli avvocati che curano gli interessi di alcuni imputati. Tra questi, si evidenzia la sostituzione da parte dell’ex vicesindaco Armando Neri, passato dall’avv. Marco Panella (lo stesso di Falcomatà) al legale Andrea Alvaro, affermato avvocato penalista.

Scelta che sembrerebbe legata alla volontà dello stesso Neri di prendere le distanze dal sindaco oggi sospeso, non solo da un punto di vista umano e politico (la frattura è oramai insanabile e datata) ma anche giudiziaria, all’interno del processo.

Possibile, per non dire probabile, la definizione del percorso d’appello entro la fine del 2022. A gennaio 2023 infatti scatterebbe la prescrizione, eventualità che il Tribunale di Reggio Calabria vorrebbe evitare. Di particolare peso specifico e dalle ripercussioni impreviste le decisioni del Tribuanale. In caso di conferma della condanna infatti, per Falcomatà (in primo grado condannato a 1 anno e 4 mesi per abuso d’ufficio) scatterebbero ulteriori 12 mesi di sospensione, come previsto dalla Legge Severino.

Le condanne del Processo Miramare

“Il tribunale di Reggio Calabria in composizione collegiale in nome del popolo italiano dichiara Falcomatà Giuseppe, Acquaviva Giovanna Antonia, Anghelone Saverio, Neri Armando, Nardi Patrizia, Marino Giuseppe, Muraca Giovanni, Quattrone Agata, Spanò Maria Luisa, Zagarella Paolo e Zimbalatti Antonino responsabile del reato loro ascritto al capo A di imputazione (abuso di ufficio) e riconosciute agli imputati le circostanze attenuanti generiche condanna:

Falcomatà Giuseppe alla pena di anni 1 e mesi 4 di reclusione;
Acquaviva Giovanna Antonia, Anghelone Saverio, Neri Armando, Nardi Rosanna, Marino Giuseppe, Muraca Giovanni, Quattrone Agata, Spanò Maria Luisa, Zagarella Paolo e Zimbalatti Antonino alla pena di anni 1 di reclusione”.
Tutti gli imputati sono stati assolti, invece, assolti per il capo B di imputazione (falso) perché “il fatto non sussiste”.

Il tribunale ha condannato, inoltre, gli imputati al pagamento delle spese processuali.