Processo Rinascita Scott, le sentenze del rito abbreviato: una pioggia di condanne

Emesse una raffica di condanne (70 totali) e poche assoluzioni, quasi tutte relative a posizioni marginali

Il Gup di Catanzaro Claudio Paris, nell’ambito del processo “Rinascita-Scott”, celebrato col rito abbreviato, ha emesso una raffica di condanne (70 totali) e poche assoluzioni. La Dda di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, aveva chiesto, il 24 febbraio scorso -con accanto i pm della Dda di Catanzaro Antonio De Bernardo, Annamaria Frustaci e Andrea Mancuso-, 85 condanne e 6 assoluzioni.

Alla sbarra i presunti affiliati al clan Mancuso di Limbadi e Nicotera, alle ‘ndrine Lo Bianco, Barba, Pardea, Macrì, Camillò, Pugliese di Vibo Valentia, Cracolici di Maierato e Filogaso; e poi Bonavota di Sant’Onofrio, Mazzotta di Pizzo Calabro, Accorinti di Zungri, Barbieri di Cessaniti, Fiarè-Gasparro di San Gregorio d’Ippona.

 

 

Le pene – scontate di un terzo per la scelta del rito – variano da un massimo di 20 anni ad un minimo di dieci mesi. Alla lettura del dispositivo erano presenti nell’aula bunker di Lamezia Terme, il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, i pm applicati al processo Annamaria Frustaci, Antonio De Bernardo e Andrea Mancuso, e l’aggiunto Giulia Pantano.

Condannato a 20 anni di reclusione Pasquale Gallone, ritenuto elemento apicale, considerato il braccio destro del boss Luigi Mancuso; 16 anni sono stati comminati a Gregorio Gasparro che avrebbe comandato, insieme a Saverio Razionale e a Rosario Fiarè (imputati nel processo con rito ordinario) la cosca di San Gregorio D’Ippona. Altro elemento di spicco della cosca di San Gregorio è Gregorio Giofrè (13 anni). Assolto l’imprenditore e avvocato Vincenzo Renda, accusato di essere legato ai Mancuso di Limbadi.

Condannato a 15 anni 4 mesi Domenico Camillò, al vertice della cosca “Pardea-Ranisi” di Vibo Valentia. Venti anni sono stati comminati a Domenico “Mommo” Macrì, capo, insieme a Camillò, del sodalizio criminale di Vibo Valentia, considerato al vertice dell’ala militare. Venti anni anche a Francesco Antonio Pardea; 14 anni sono stati inflitti a Sergio Gentile, partecipe al gruppo dei Lo Bianco Barba e 16 anni a Domenico Pardea, accusato di essere a capo della consorteria “Pardea-Ranisi” a Pizzo.

Assoluzione – sei erano state chieste dall’accusa – per Emanuela Chilla, Sapienza Comerci, Francesca Comito, Antonio Di Virgilio, Matteo Famà, Nicola Fera, Maurizio Fiumara, Annunziata Carmela Gerace, Francesco Gerace, Gabriele Giardino, Girolamo Giardino, Michele Giardino, Emanuela Gradia, Francesco La Bella, Giuseppe Lo Bianco, Vincenzo Mazzitelli, Rosalba Perfidio, Fabio Scalamandrè, Raffaele Solano. Prescritto Giovanni Vecchio.

“È la più grande operazione dopo il maxi processo di Palermo”. Così il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri sintetizzò, a dicembre del 2019, l’operazione Rinascita Scott che ha travolto l’organizzazione delle ‘ndrine nel Vibonese coinvolgendo anche politici, imprenditori e professionisti. 479 in totale le persone coinvolte. L’operazione portò all’arresto di 334 persone in Italia e all’estero e alla decapitazione delle cosche della zona di Vibo Valentia e mise in evidenza la rete di intrighi tra ’ndrangheta, colletti bianchi e massoneria.

fonte: ansa.it