Coronavirus, il racconto degli studenti a CityNow. Elisa: 'Dramma senza confini'

Lo sguardo, sempre originale, degli studenti colpisce i lettori che continuano ad apprezzare la nostra idea di coinvolgere il mondo della scuola. 

Arrivano sempre più numerose le testimonianze degli studenti reggini sulla ‘visione’ della quarantena in tempi di Coronavirus.

La nostra casella di posta elettronica è stata letteralmente invasa dai racconti dei ragazzi delle scuole superiori. Lo sguardo, sempre originale, degli studenti colpisce i lettori che continuano ad apprezzare l’idea di coinvolgere il mondo della scuola.

L’ennesimo racconto ci arriva da Elisa Cristiano, studentessa della III E del Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci”.

Lo scenario raccapricciante a cui oggi ci ritroviamo ad assistere, ha immediatamente dipinto una nuova visione della realtà a cui, probabilmente, nessuno di noi era preparato. Difatti, sarebbe stato più semplice immaginare che, a sconvolgere l’ordine della nostra quotidianità, fosse una guerra combattuta con le armi, piuttosto che una guerrabiologica pagata a duro prezzo.

Il grande scienziato Charles Darwin aveva già sostenuto “non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento”: quest’insegnamento è valido più che mai in questa fase storica in cui ognuno di noi è richiamato alla propria responsabilità e al proprio buon senso per garantire il benessere di tutti.

Credo che questa situazione abbia fatto e stia facendo riconoscere sempre meglio il vero valore di tutto ciò che riempie la nostra quotidianità;

io in prima persona posso ritenermi fortunata, per vivere in un’epoca in cui la tecnologia costituisce una grande risorsa di cui, spesso, si fa abuso, ma che, in occasioni come questa, è utile più che mai.

Non ci si spiega ancora, però, se al termine di questa situazione si riuscirà a ristabilire la propria quotidianità in modo sereno, anche se la speranza resta quella che ognuno di noi possa fare tesoro di quest’esperienza provando a considerare, nonostante le menti siano talvolta offuscate da aspetti negativi, quelli positivi: capire, ad esempio, che tutto ciò che fino a questo momento sembrava banale e quasi ovvio, in realtà non lo era affatto e che ogni giorno è un’occasione da cogliere perché il vento può cambiare in fretta.