Randagismo a Reggio: il caso in IV Commissione. Marcianò: 'Siamo all'anno zero'

"Mio marito è un'attivista dal '95. Adesso abbiamo con noi 25 cani salvati dalla strada. Ma il costo e i sacrifici sono enormi" la testimonianza della consigliera e le domande di LAV all'amministrazione

Amanti degli animali, Reggio Calabria non è fra le città più adatte a voi. Con un alto tasso di randagismo e la quasi totalità di assenza di servizi “pubblici” dedicati ai pet, la città dello Stretto si trova anni luce indietro rispetto alle altre città italiane.

A rimetterci purtroppo sono gli animali e i volontari costretti a sobbarcarsi il costo degli interventi di aiuto ed il mantenimento, fino ad una eventuale adozione, che non sempre arriva. Dell’argomento si è discusso nell’ultima riunione della IV Commissione consiliare.

Il problema del randagismo a Reggio Calabria

Il tema della “vivibilità urbana” a Reggio Calabria dovrebbe essere quotidianamente all’ordine del giorno perché tanti – forse troppi – sono i settori in cui intervenire. Il problema del randagismo è, di certo, uno di questi.

La questione ha varcato le porte di palazzo San Giorgio ed è stata oggetto dell’ultima riunione della IV Commissione consiliare convocata per audire il dr. Maroni ed il responsabile ambiente Nino Covani.

“Se c’è un cane per strada noi “ufficio” non sappiamo cosa fare. L’unità di cattura a cura dell’Asp non c’è, così come non ci sono canili sanitari in tutta la provincia di Reggio Calabria”.

Una dura verità che colpisce in pieno petto chi gli animali li ama e li vorrebbe salvaguardare da ogni male.

“Non ci sono strutture dedicate, né una sala operatoria per procedere alla sterilizzazione di cani e gatti, che metterebbe un freno alla crescita del numero dei randagi presenti su strada”.

L’unica struttura presente, per ospitare oggi i randagi in città è il canile di Mortara, la cui unica alternativa potrebbe essere l’asilo di Taurianova.

“Sono stati presentati due progetti – ha spiegato ancora l’esperto in commissione – uno è stato scartato per una questione di viabilità e l’altro perché ricadente su un terreno sequestrato alla mafia”.

In Commissione si è registrata l’importante presenza di Carmelo Versace, come sindaco metropolitano. Il randagismo, infatti, non riguarda solo il Comune di Reggio, ma tutto il comprensorio della Metro City. L’entrata dell’Ente di palazzo Alvaro all’interno della discussione, dunque, potrebbe consentire di dare avvio ad un iter in grado di sbloccare l’annosa questione. Anche se, dai partecipanti, un appello viene fatto anche alla Regione.

Alla riunione ha preso parte una delegazione di LAV Reggio Calabria e, in particolar modo, il sig. Cartisano ha esposto quelle che sono le domande dell’associazione all’amministrazione, non senza qualche scaramuccia, fortunatamente presto rientrata con il consigliere Quartuccio ed il consigliere Merenda.

“È stata fatta una mappatura cani randagi nella provincia di Reggio Calabria? – ha chiesto Cartisano. Se si pensa di accalappiare tutto e metterli tutti in dei canili/rifugi ho dubbi che questo possa essere un metodo “plausibile” per risolvere il randagismo. Il regolamento comunale stesso prevede dei cani di quartiere. Non a caso, lo scorso 18 maggio si è tenuto un incontro con il consigliere Merenda ed un esponente nazionale della nostra associazione per discutere di tutte le pratiche da mettere in atto per arginare il problema, perché solamente il canile non può essere la soluzione, come invece potrebbe essere la sterilizzazione”.

Merenda, Vicepresidente della IV Commissione, dal canto suo si è mostrato disponibile ad appianare gli screzi nati durante la commissione ed a guardare oltre offrendo massima collaborazione per la risoluzione del problema.

Appassionante l’intervento della consigliera Angela Marcianò che, oltre ad offrire il suo parere in merito, ha anche narrato le esperienze personali vissute proprio in tema di randagismo:

“Quello di cui discutiamo era uno degli argomenti cardine del mio programma elettorale. Non a caso ho un marito attivissimo che dal 1995 mette al riparo qualsiasi animale. Abbiamo al momento 25 cani salvati e non abbiamo mai smesso fino ad oggi. Tutti sono stati sterilizzati così come i gatti. Ma tutto è stato fatto con grandi difficoltà, spese veterinarie e quotidiane veramente importanti.

A Reggio – ha proseguito Marcianò – siamo all’anno zero, io non sto a riferire di programmi o proposte, avevo recepito le istanze delle associazioni, però sono d’accordo che il problema non si può ridurre soltanto nei termini del canile, non nell’ottica di chi vive il randagismo non solo come problema. Si dovrebbe trovare una soluzione che non sia solo un parcheggio/lager.

La situazione in città è tremenda e la cosa ancora più tragica è che non ci si può rivolgere a nessuno. Io e mio marito, insieme a poche altre famiglie di Reggio e provincia siamo diventati un “pronto soccorso“, ci arrivano chiamate da ogni dove per richiedere interventi, ma forse non potremmo neanche farlo. Ma allora cosa fare? Voltarsi dall’altra parte non è un’opzione.

Vorrei sollecitare – ha concluso la Presidente del movimento Impegno & Identità – tutti i colleghi ad attenzionare la questione, ritorniamo ad aprire il dibattito, è un problema di civiltà. Io sono disponibile su ogni fronte a fare tutto quello che necessario”.

Ai microfoni di CityNow, Marcianò ha sottolineato anche come i reggini siano molto sensibili in tema di animali:

“Il 60/70% delle famiglie possiede un cane o un gatto. È assurdo pensare che una Città Metropolitana non abbia un canile. Mortara è al collasso, mentre gli attivisti sono costretti ad affrontare costi insostenibili. La città ha bisogno di un canile e, per questo motivo, avevo raccolto tutte le istanze delle associazioni.

Il 22 giugno, comunque – ha fatto sapere la consigliera – ci sarà un incontro in Regione per capire lo stato dell’arte. Anche se in materia di randagismo, a livello territoriale, c’è un vero e proprio scaricabarile generale”.

La prima riunione della IV Commissione si è chiusa con la promessa, da parte del Presidente Nocera, di tornare presto a discutere dell’importante tematica, con l’audizione di altre associazione del territorio ed il sindaco Brunetti.