Reggina, Bianchi: 'Siamo al top. Girone di ritorno più duro'

Un passaggio del centrocampista anche sul giovane Mastour, poi Denis, Reginaldo, Bellomo e la Curva Sud

A “Buongiorno Reggina”, l’ospite di oggi è il centrocampista Nicolò Bianchi: “Niente arriva per caso, se alla base c’è una società forte ed organizzata poi tutto viene da se. Le differenze tra S. Agata e Novarello? Ho visto poco di Novarello e poi non è concepito solo per il calcio, qui invece il centro sportivo è solo ed esclusivamente per il mondo Reggina.

Il calore dei tifosi è fondamentale. Anche a Vicenza si sente molto il sostegno della tifoseria, chiaro che quando le cose vanno bene è meglio, ma comunque preferisco sempre giocare in piazze che mettono un pò di pressione è più stimolante.

La Viterbese ci ha messo in grosse difficoltà intanto perchè erano in undici dietro la linea della palla e giocare contro uno schieramento così è molto complicato. Tante azioni noi le facciamo riconquistando palla, loro la giocavano subito lunga e per noi è stato più difficile. Calabro è un tecnico bravo ed ha studiato ogni caratteristica nostra, compresa la chiusura sulle corsie esterne.

Nel girone di ritorno il campionato cambia soprattutto per le squadre che si devono salvare. I punti iniziano a pesare per tutti e quindi ogni squadra si attrezza per conquistarli, vedremo tante gare stile Reggina-Viterbese. Siamo al top della condizione nonostante le fatiche di questo girone di andata, a fine partita non vedo correre nessuno come noi.

La Curva Sud è spettacolare, come tutto lo stadio. I cori si sentono eccome, ci danno una spinta incredibile soprattutto nei momenti di particolare difficoltà.

Mastour è arrivato a stagione in corso, ha avuto qualche problema con l’influenza, ma giocatore di grandissimo potenziale, credo lo si possa vedere a pieno titolo a gennaio.

Favorite oltre la Reggina? Ternana e Bari sicuro ma non solo, ci sono anche Monopoli e Potenza. Oggi la differenza con il Monopoli è dettata sicuramente dallo scontro diretto, lo avessero vinto loro le distanze sarebbero state diverse, questo per dire di fare attenzione alla compagine di Scienza.

Denis come Reginaldo è un piacere giocare con loro, si vede che hanno esperienze in categorie superiori. Bellomo? Non mi aspettavo questo rendimento soprattutto senza palla, lo ricordavo come un numero dieci di grandi qualità, ma non così predisposto al sacrificio in fase difensiva”.