Reggina, Di Chiara sul ritorno fortemente voluto, Stellone, Inzaghi e gli obiettivi
"Il Granillo è la nostra arena e dovrà esserlo per tutto il campionato. Vedere 12.000 persone allo stadio è stato qualcosa di straordinario"
31 Agosto 2022 - 13:32 | redazione

Ospite di “Mezzogiorno Reggina” su Videotouring, di seguito le dichiarazioni rilasciate dall’esterno Gianluca Di Chiara, all’esordio in questa stagione con il Sudtirol e protagonista di una grande prestazione:
Il ritorno di Di Chiara
“Volevo fortemente tornare, poi con l’ingresso di Saladini si è aperta questa possibilità. Avevo altre richieste, ma volevo solo questo, non è stato facile soprattutto trovare l’accordo tra le due società. A me piace la passione e Reggio è una di quelle piazze che te la trasmette, mi carica, non ce ne sono tante così. Stellone? Con lui mi sono trovato benissimo, lo stimo come uomo e come allenatore, ci siamo sentiti, con lui ho un bel rapporto. Lo scorso anno mi ha cucito addosso un ruolo nuovo facendomi emergere sul piano delle prestazioni. Persone come lui ne trovi poche in giro. Quest’anno sono arrivato alla Reggina non al meglio della condizione, senza mai fare una amichevole. Inzaghi è un bel martello, non ci lasciare respirare, ci fa entrare nella sua testa e nelle sue idee. Il percorso è ancora molto lungo, ci sarà tanto da lavorare”.
I tifosi al Granillo
“Non avevo dubbi sulla risposta dei tifosi, visto l’inizio della prevendita. Il Palermo è una società importante ed ambiziosa, lo stiamo studiando, ha acquistato giocatori di livello in questi ultimi giorni. Ma il Granillo è la nostra arena e dovrà esserlo per tutto il campionato. Vedere 12.000 persone allo stadio è stato qualcosa di straordinario, possiamo toglierci belle soddisfazioni. Per l’esperienza che ho accumulato in questi anni, all’inizio tutti partono per fare cose importanti, ma adesso le squadre che ambiscono a qualcosa di prestigioso sono di più. Noi lavoreremo partita dopo partita e lo dico veramente, in questo momento pensiamo solo al Palermo. Sono nato a Palermo, ma lotterò solo per la Reggina. Per la piazza rosanero nutro grande rispetto, quelli sono i colori che da bambino ho sempre avuto addosso, ma adesso indosso la maglia amaranto.
Pierozzi e Fabbian sono due bravi calciatori, giovani e credo possano avere un futuro interessante, ma come tutti noi non dovranno accontentarsi. Nella costruzione di una squadra il mix esperti e giovani è l’ideale. Gli assist? E’ una mia caratteristica, gioco soprattutto per quello. Il gol arriverà”.