Reggina, Tonino Martino: 'Sempre presente in Curva Sud, mi sento uno di loro'

L'ex centrocampista dichiara amore eterno verso l'amaranto e punzecchia Baclet

Ho la Reggina nel cuore, ho deciso di trasferirmi a Reggio Calabria perchè amo questa città“. Tonino Martino, ex giocatore della Reggina ed entrato di diritto nella storia del calcio amaranto per quella rete contro il Torino che regalò la serie A alla squadra amaranto, è stato ospite di Momenti Amaranto in onda su Video Touring, questi alcuni suoi interventi: “Sono contento che Cevoli sia tornato, è un buon allenatore ed una bravissima persona. In mezzo a tante difficoltà aveva fatto un ottimo lavoro ed ora sta continuando su quel percorso.

Noi tifosi siamo a sostegno di tutti coloro che indossano questa maglia e per gli allenatori che la dirigono, adesso speriamo di raggiungere l’obiettivo e poi si vedrà quello che potrà accadere. Il presidente ha riportato grande entusiasmo in città e tra i tifosi, ha grandi ambizioni, ma per vincere diverse sono le componenti che devono funzionare.

Insieme alle qualità dei giocatori fondamentale è la coesione del gruppo, l’essere uniti e remare tutti dalla stessa parte, così è arrivato il nostro successo storico in quella stagione. Quando vi erano delle difficoltà le risolvevamo tra calciatori, non sono mai entrati nel nostro spogliatoio nè il presidente Foti nè il DS Martino, sapevano che potevamo risolverla tra di noi.

Seguo tutte le partite della Reggina dalla Curva Sud e faccio il tifo insieme ai ragazzi con tanto di sciarpa al collo. In quel settore riesco a viverla meglio la partita, mi sento più coinvolto, uno di loro, anche quando piove non cambia nulla, così come è stato con la Sicula Leonzio.

Penso che in questo momento alla Reggina manchi un centravanti vero. Sta mancando Baclet, con questo sistema di gioco doveva essere l’ideale per un attaccante come lui. Spero che presto torni a giocare e fare gol, che sposi questa maglia e la senta fortemente, quando indossi la maglia della Reggina devi lottare e fare di tutto per lasciare il segno”.