Reggina in ritiro: due volte nella stessa stagione. La prima non è servito
La storia del blocco mentale non è più credibile, perchè questo clamoroso calo?
06 Febbraio 2022 - 10:57 | redazione

“Reggina 1914 comunica che da domani, domenica 6 febbraio, staff tecnico e prima squadra andranno in ritiro al Centro Sportivo Sant’Agata, laddove rimarranno fino alla gara casalinga con il Crotone“. Questo il comunicato apparso sul sito della società amaranto, poco prima il presidente Luca Gallo, unico a parlare dopo l’ennesima sconfitta, aveva anticipato la decisione assunta. E’ la seconda volta nel corso di questa stagione, di per sè già cosa molto grave. La prima non aveva avuto gli effetti sperati, la Reggina imbatteva nella sconfitta interna contro l’Ascoli e la settimana successiva, nonostante la chiusura dei calciatori al S. Agata, non si è registrata la reazione che i dirigenti si aspettavano, perdendo nuovamente e malamente a Lecce.
Il problema è profondo
Pubblicamente si parla sempre di necessità di ritrovarsi, un aspetto che la Reggina cerca da diversi mesi senza alcun risultato. Un ennesimo tentativo che sa anche di punizione per una squadra che nonostante il terzo cambio tecnico e qualche forza nuova arrivata dal mercato, segna sempre una linea piatta. Ed allora è più facile pensare ad un problema più profondo da ricercare all’interno, perchè la storia del blocco mentale non è più credibile, come l’inspiegabile calo dopo quella sconfitta al Granillo contro la Cremonese. La Reggina ha disperso un patrimonio di punti sulla zona retrocessione e per fortuna che quelle dietro non hanno ancora ingranato la marcia decisiva. Ma c’è un però: sono tutte vive, dal Pordenone all’Alessandria, dal Vicenza, seppur sconfitto, passando per Crotone e Cosenza. Anche nella giornata di ieri, negli scontri con tutte le formazioni d’alta classifica, hanno battagliato, corso e lottato, guadagnando quel pareggio che serve sempre a muovere la classifica e dare morale. Tutto quello che manca a questa Reggina, assente sotto tutti i punti di vista. La situazione è sportivamente drammatica perchè, nonostante ancora il residuo vantaggio sulla zona play out, non si intravedono spiragli di uscita.
