Reggio, Bilancio di previsione e attese tradite: Si va verso la riconferma in blocco delle tariffe dei tributi comunali

L’esecutivo lo porterà in aula entro il 31 marzo. L’assessore Calabrò chiede pazienza: ‘Dobbiamo uscire dal Piano di riequilibrio’

Sono giorni di intenso lavoro a Palazzo San Giorgio. E saranno giorni di fuoco per l’amministrazione comunale quelli tra la fine di marzo e l’inizio di maggio. L’assessore al Bilancio e alle Attività produttive, Irene Calabrò, insieme alla giunta guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà sta approntando le delibere propedeutiche all’approvazione del Bilancio di previsione 2021/2023 che dovrà approdare in aula entro il 31 marzo, per effetto del decreto del Ministro dell’Interno che ha stabilito un ulteriore differimento del termine per la deliberazione del Bilancio di previsione prima fissato al 31 gennaio scorso.

Solo dopo, ed entro il 30 aprile prossimo, si procederà all’approvazione del Rendiconto riferito all’anno 2020.

Attese tradite

Le notizie che trapelano da Palazzo San Giorgio non vanno però nella direzione sperata dai cittadini. Da quanto si apprende, infatti, neanche per il 2021 l’esecutivo Falcomatà riuscirà ad abbassare i tributi locali che viaggiano ormai per una riconferma, in blocco, delle tariffe vigenti.

A parte la Tari, che rappresenta il tributo più odiato dai reggini, da troppo tempo ormai in balia di una emergenza rifiuti che non sembra mai finire, neanche il servizio idrico integrato – che prevede un canone e quindi maggiore flessibilità – registrerà variazioni. E via via anche gli altri tributi.

Ci si aspettava altro, non foss’altro perché il messaggio passato in tutti questi mesi, dall’adozione del Decreto Agosto in poi, era proprio quello di poter incidere, grazie a quelle risorse, proprio sul sistema dei tributi locali.

Non sarà così, almeno nell’immediato.

In attesa di sviluppi

È vero anche che l’assessore Calabrò sull’argomento ci è andata sempre cauta, spiegando che gli effetti del Decreto Agosto erano da considerarsi su tre livelli: immediati, e a medio e lungo periodo.

D’altra parte il Decreto Agosto dava un contributo a fondo perduto al Comune e lo dava per garantire i servizi e soprattutto per non far dichiarare il dissesto, ma anche per adempiere ai rilievi fatti dalla Corte costituzionale. Oltre alla chiusura del Piano di riequilibrio decennale nel 2021 e 2022, si andrà quindi via via a coprire il Fondo anticipazione liquidità ed anche la costituzione del Fondo rischi che garantisce una copertura a spese, diciamo impreviste, come nel caso di debiti fuori bilancio.

Contattata telefonicamente la Calabrò, immersa nei conti di Palazzo San Giorgio, ha confermato questa impostazione, e relativamente alla tariffa del servizio idrico (ma in generale anche per gli altri tributi, ndr) ha aggiunto:

“La tariffa rimane in essere fino a che non siamo definitivamente fuori dal Piano di riequilibrio. Avremo tempo fino a giugno per riscontrare le richieste istruttorie della Corte e poi formulare con i giudici contabili la richiesta di uscita anticipata dal Piano. Solo allora, se ci saranno le condizioni e se avremo il conforto degli uffici potremo procedere a modifiche”.

Si alle agevolazioni

Una tariffa, puntualizza l’assessore, comunque cristallizzata nell’ultimo triennio, e che sconta alcuni gravi e atavici problemi che ora si intrecciano alle agevolazioni previste dalla legge:

“Il meccanismo di calcolo della tariffa è molto complesso, ma dal 2021 saranno applicate le agevolazioni previsti dalla legge anche senza presentare alcuna domanda. Il sistema idrico del nostro comune è veramente critico. In più occasioni abbiamo cercato di aprire finestre per la regolarizzazione delle posizioni dell’utenza – tantissime per anagrafiche incomplete o intestate a deceduti –. Alcuni lo hanno fatto, altri no, ma adesso che c’è la possibilità di accedere alle agevolazioni è bene che l’utenza si regolarizzi. D’altronde il beneficio lo avrà solo chi è in regola…”

Le agevolazioni relative al servizio idrico integrato, saranno riconosciute automaticamente a tutti i soggetti il cui Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) in corso di validità sia compreso entro i limiti stabiliti dalla legislazione vigente. Sarà l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti (ARERA), con propri provvedimenti, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, a definire le modalità di trasmissione delle informazioni utili da parte dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) al Sistema informativo integrato gestito dalla società Acquirente unico S.p.A. (SII). E sarà sempre l’Autorità a definire, con propri provvedimenti, le modalità applicative per l’erogazione delle compensazioni nonché, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, le modalità di condivisione delle informazioni relative agli aventi diritto ai bonus tra il Sistema informativo integrato (SII) e il Sistema di gestione delle agevolazioni sulle tariffe energetiche (SGAte), al fine di assicurare il pieno riconoscimento ai cittadini delle altre agevolazioni sociali previste.

Non rimane dunque che attendere ancora, perché per dirla con la Calabrò:

“Sarà con il Bilancio consuntivo 2020 che si vedranno i primi effetti del Decreto Agosto – penso all’abbassamento dei residui – liberando risorse che rimetteremo in circolo nell’economia cittadina”.