A Reggio l'incontro su 'Don Italo Calabrò: l’inizio della causa di beatificazione'

È stata aperta l’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità del servo di Dio, don Italo Calabrò

Promosso dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Reggio Calabria, martedì 12 dicembre 2023, alle ore 16:45, presso la Sala conferenze della Villetta “De Nava”, si parlerà di “Don Italo Calabrò: l’inizio della causa di beatificazione e canonizzazione del testimone della carità”.

Introducono l’evento Irene Calabrò, assessore alla cultura del comune di Reggio Calabria e Daniela Neri, responsabile della Biblioteca “De Nava”.

Intervengono i membri della Commissione Storica del processo di beatificazione e Canonizzazione del servo di Dio don Italo Calabrò: Prof. Domenico Nasone; don Antonio Ventura; padre Pasquale Triulcio. Coordina la manifestazione Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria. Don Italo Calabrò (Reggio Calabria, 26 settembre 1925 – 16 luglio 1990), prete dei poveri, degli ultimi, tra i fondatori di Caritas italiana.

Nel suo testamento lasciò scritto:

“Amatevi tra voi, di un amore forte, di autentica visione di vita; amate tutti coloro che incontrate sulla vostra strada, nessuno escluso, mai! È questo il comandamento del Signore”.

Nel mese di settembre di quest’anno, presieduta dall’arcivescovo di Reggio – Bova, Mons. Fortunato Morrone, nella Basilica Cattedrale di Reggio Calabria è stata aperta l’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità del servo di Dio, don Italo Calabrò. La causa di beatificazione è un processo che prevede diverse fasi, nella prima fase si raccolgono le testimonianze sulla santità di vita, successivamente le prove raccolte vengono inviate alla Congregazione delle Cause dei Santi della Santa Sede.

Durante il riesame della documentazione, se viene riconosciuto un miracolo viene proclamato beato. Infine per la canonizzazione, è necessario che venga accertato un secondo miracolo ottenuto per l’intercessione del beato. Una volta provato il secondo miracolo, il beato può essere proclamato santo della Chiesa Cattolica.