Il tribunale di Reggio assolve Castorina dall’accusa di tentata concussione

Il consigliere è stato assolto con formula piena. La soddisfazione dei legali: "Ristabilita la verità"

Nino Castorina

Nella giornata di ieri, alle ore 19.00, il Tribunale penale di Reggio Calabria, in composizione collegiale, presieduto dall’Ill.ma Presidente, Dott.ssa Silvia Capone, ha assolto dall’accusa di tentata concussione il Consigliere Metropolitano della città di Reggio Calabria, Antonino Castorina.

L’accusa contestata era quella di aver abusato della qualità di pubblico ufficiale e di Consigliere della Città Metropolitana di Reggio Calabria con delega in materia di Bilancio e dei pubblici poteri connessi, minacciando, secondo l’impostazione accusatoria, talvolta esplicitamente, talvolta larvatamente, di assumere una serie di strumentali iniziative vessatorie e potenzialmente pregiudizievoli a danno della società privata A.SE S.p.A. (AVR).

Le accuse e il procedimento

Le presunte minacce avrebbero riguardato:

  • controlli e ispezioni sugli atti di gestione della società appaltatrice;
  • riduzioni dei fondi stanziati in Bilancio per la manutenzione delle strade provinciali;
  • pressioni finalizzate ad ottenere assunzioni di personale o agevolazioni per terzi.

Secondo l’accusa, Castorina avrebbe tentato di costringere il Dirigente del Settore Viabilità della Città Metropolitana, insieme ai dirigenti e amministratori della società, in particolare l’amministratore Claudio Nardecchia e il responsabile per la Calabria di AVR S.p.A. Enzo Romeo, ad assecondare tali richieste.

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L’assoluzione e le motivazioni

Nel corso del giudizio, la difesa – rappresentata dall’Avvocato Natale Polimeni del Foro di Reggio Calabria e dal Prof. Avv. Vittorio Manes del Foro di Bologna – ha dimostrato la totale estraneità dell’imputato ai fatti contestati.

Non è stata fornita alcuna prova di minaccia, né esplicita né implicita, né alcun riscontro circa eventuali incontri tra Castorina e i vertici di AVR S.p.A.

«Nessuna richiesta è pervenuta a questi ultimi, come non è mai stato indicato alcun nominativo da assumere, né sono state attivate procedure per impedire lo stanziamento dei fondi in bilancio», si legge nella difesa.

È emersa la debolezza del teorema accusatorio, che non ha trovato riscontro negli elementi contestati a Castorina. Inoltre, è stato dimostrato come il consigliere non avesse alcun potere per modificare lo stanziamento di bilancio.

La soddisfazione della difesa

«Esprimiamo grande soddisfazione per un’assoluzione con formula piena che ristabilisce la verità», dichiarano gli avvocati Manes e Polimeni, sottolineando come la decisione del Tribunale rappresenti un importante riconoscimento della correttezza dell’operato del loro assistito.