Reggio sogna in grande ma vive in piccolo. Il Lido Comunale è un rudere

Reggio 'città turistica': per l'estate 2022 il Lido Comunale peggiore di sempre. Le foto

Alla fine, l’obiettivo è stato raggiunto. Il Lido Comunale è effettivamente la cartolina di Reggio Calabria, sintesi ideale della città. Ma nel senso inverso. La definizione di ‘città turistica’ si infrange alle porte di un rudere che riassume perfettamente il momento storico di Reggio Calabria. Una città fantasma, che arranca, immobile. Una città che preferisce vivere di illusioni e sognare in grande. Ma che vive tremendamente in piccolo.

Per l’estate 2022, andrà in scena quello che è con ogni probabilità il peggior Lido Comunale di sempre. Metà discarica, metà rifugio per senzatetto, figuraccia intera. E’ una sconfitta di tutti, che vede oggettivamente in testa l’amministrazione comunale, incapace negli ultimi 8 anni di dare nuova vita ad una struttura storica. Ma capace, e non era semplice, a peggiorare le cose.

Come accade da diversi anni, gli interventi previsti per il Lido Comunale saranno tutti tampone e last minute, con l’estate oramai alle porte. Un palliativo che non sposta di 1 millimetro quello che è il degrado che si respira a pieni polmoni, nel cuore del lungomare. Si attende da troppo tempo, come fosse Godot, l’esito dei celeberrimi e maledetti carotaggi, primo step di avvicinamento alla rinascita del Lido Comunale.

Soprintendenza in attesa di segnali dal Comune

La Soprintendenza è in attesa di sussulti da Palazzo San Giorgio prima di poter avviare il restyling dello stabilimento.

“Ci sarà sicuramente la necessità di interventi strutturali importanti. Bisognerà salvaguardare, però, le strutture esistenti. Non sono previste demolizioni, se non delle parti degradate, che saranno ricostruite in continuità con le porzioni originali. Si inizierà dal primo corpo, lavoreremo per lotti. Partiremo da quello più moderno, che, per intenderci, è quello più a sud. Da una prima indagine fatta dal Comune, quello risulta sganciato con dei giunti tecnici dal resto della costruzione.

Noi ci abbiamo messo la faccia abbiamo richiesto alla Regione Calabria, all’interno del PON 2014/2020, 2 milioni di euro per l’opera. Adesso, a causa dei continui ritardi e slittamenti, che hanno portato a disattendere il cronoprogramma, c’è il serio rischio che il lido possa essere definanziato.

La progettazione mirerà al riuso ed a ridare le caratteristiche peculiari dell’opera. Basti pensare alla “promenade” presente nella parte alta, un chiaro rimando ai waterfront di oggi. Si tenterà di collegare la zona sud con il lungomare attraverso un collegamento verticale e si procederà fino a raggiungere la parte più antica che risale al 1950″.

Questo il punto della situazione fatto circa un mese e mezzo fa dall’architetto Michelangela Vescio, che si occupa dello stabilimento balneare per conto della Soprintendenza.

Va da sè che per l’estate 2022 ormai è stata persa l’ennesima occasione, con il Lido Comunale che darà ‘sfoggio’ di sè agli occhi increduli di reggini e turisti. Potesse specchiarsi, difficilmente si riconoscerebbe nel luogo che per diversi lustri era stato epicentro di bellezza e frequentazione. Ma a Reggio Calabria non rimangono che i bei ricordi del passato, o le speranze legate al futuro.

Sognare è facile, convivere con la tristezza generale che soffoca il presente un pò meno.

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