Mercato di Via Filippini, flop del Comune: nuovamente deserto il bando

Un rebus il futuro del Mercato coperto, la palla passa a Falcomatà. Procedura negoziata senza bando la via scelta?

Mercato coperto di Reggio Calabria, ci risiamo. Anche il nuovo bando presentato dall’amministrazione comunale nelle scorse settimane è andato deserto.

In particolare,  erano state 4 le novità presenti all’interno del nuovo bando rispetto al precedente, “tutte pensate per andare incontro alle esigenze degli imprenditori locali. Oggi i mercati rappresentano un fattore importante in chiave turistica, specie in una città come Reggio Calabria che ha nell’agroalimentare il settore trainante. Speriamo che questo nuovo bando possa essere attrattivo ed attirare l’interesse di numerosi imprenditori, magari di gruppi che possano far convergere i loro interessi. Il nostro auspicio è che all’interno dei locali si possa fare anche formazione”, le parole dell’Assessore alle attività produttive Angela Martino.

Canone mensile abbassato da 10 mila a 9 mila euro, concessione estesa da 9 a 18 anni, primi 12 mesi a costo zero e consegna del bene non più in diversi step ma in un’unica soluzione: queste le 4 novità con le quali l’amministrazione comunale sperava di aver pubblicato un bando attrattivo e di interesse. Speranze naufragate rispetto all’esito del bando.

Stupore e sorpresa a Palazzo San Giorgio. C’era la convinzione di aver proposto un bando di interesse, che avrebbe stimolato gli imprenditori locali a partecipare, ma così non è stato. Secondo quanto raccolto, all’interno dei locali diversi gruppi interessati nei mesi scorsi avevano effettuato un sopralluogo. Questo però, evidentemente, non è bastato per concretizzare l’interesse aderendo al nuovo bando.

E adesso, che succede? La palla passa al sindaco Falcomatà, rientrato un mese fa e adesso pienamente operativo. Secondo quanto raccolto, il nuovo indirizzo del sindaco rispetto al Museo di Via Filippini, dopo il doppio flop, potrebbe essere quello di procedere con una procedura negoziata senza bando.

Di cosa si tratta?

La procedura negoziata senza pubblicazione di un bando rappresenta una tipologia particolare di affidamento, in base alla quale un ente può aggiudicare un contratto saltando un passaggio preliminare, ovvero la pubblicazione del bando di gara. Si tratta di una possibilità consentita soltanto in casi specifici, esattamente tre: gara deserta (come accaduto per il Mercato coperto),  esclusiva o di estrema urgenza, con gli ultimi due casi che è possibile applicare solo quando non esistono altri operatori economici o soluzioni alternative ragionevoli

Si tratta di una via non semplice e complessa, ma che potrebbe essere quella perseguita da Falcomatà e l’amministrazione comunale per offrire un nuovo futuro al Mercato coperto dopo i due bandi flop. Da Palazzo San Giorgio inoltre, l’idea di iniziare alcuni dialoghi con gruppi imprenditoriali nazionali potenzialmente interessati.

Il contenzioso con il Museo del Bergamotto

Da ricordare che attualmente i locali sono occupati dal Museo del Bergamotto, che continua le sue attività nonostante le diverse sentenze che ne hanno decretato lo sgombero.

Attraverso una nuova (l’ennesima) comunicazione, l’amministrazione comunale mesi fa aveva invitato i rappresentanti del Museo del Bergamotto a sanare la posizione debitoria, di oltre 40 mila euro, e successivamente di sgomberare entro la scadenza della concessione, ovvero gennaio 2024.

In questo senso, nessuna novità è arrivata. Secondo quanto raccolto, non è stato effettuato alcun pagamento ne sono arrivate comunicazioni da parte del Museo del Bergamotto con chiarimenti rispetto alla volontà o meno di sgomberare i locali. Il rapporto si esaurirà così, non senza polemiche e attriti, alla naturale scadenza del 24 gennaio 2024, giorno in cui i locali dovranno obbligatoriamente liberati. Questo quantomeno è l’auspicio dell’amministrazione comunale, che si augura di non dover ricorrere alle maniere forti per sgomberare i locali.

Diverse segnalazioni sarebbero arrivate all’amministrazione comunale in queste settimane in relazione alla gestione dei locali da parte dei responsabili del Museo del Bergamotto, anche rispetto alla possibile presenza di animali all’interno e dei contatori dell’energia elettrica.