Reggio Calabria Pride 2023, Calabrò e Tripepi: 'Il futuro è ora. La politica dia risposte'

Non è passata inosservata l'assenza dei sindaci facenti funzioni. Presenti la Garante Stanganelli e l'assessora Martino: "Reggio orgogliosa di ospitare il Pride"

“Siamo riusciti a portare a casa un Pride straordinario – ha affermato a conclusione del corteo Doretta, madrina del Reggio Calabria Pride 2023. Questo risultato è stato reso possibile dalla vostra partecipazione – ha detto alla platea presente al Waterfront – ma anche dal lavoro eccezionale dei volontari ed attivisti che hanno prestato il loro preziosissimo tempo per realizzare una manifestazione degna di una città meravigliosa”.

Non ci sono, però, solamente note positive e di gioia, da parte degli organizzatori dell’evento. Mai come quest’anno, infatti, Arcigay I due Mari e tutte le associazioni coinvolte nella programmazione del Pride, hanno riscontrato problemi di diversa natura. E Doretta ha tenuto a ricordarlo dal carro che ha sfilato per le vie del centro:

“Come avrete potuto notare il nostro percorso è stato alterato dai lavori presenti in città che, al momento, è un cantiere a cielo aperto. Abbiamo riscontrato non poche difficoltà nell’organizzazione della parata, ma comunque ce l’abbiamo fatta”.

Reggio Calabria Pride 2023

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Non è passata inosservata l’assenza, forse per il primo anno in assoluto, dei sindaci del Comune e della Città Metropolitana di Reggio Calabria che, comunque, hanno concesso il patrocinio dell’evento, inserendolo nel calendario dell’Estate Reggina.

Presenti, invece, Presidenti della Camera di Commercio e di Confesercenti che, per la prima volta, hanno aderito alla manifestazione portando il loro contributo e quello delle imprese. Unico baluardo degli enti locali, l’assessora comunale alle politiche di genere Angela Martino che ha sfilato in prima fila, al fianco degli attivisti, dal primo all’ultimo minuto della parata:

“Reggio Calabria ospita con enorme orgoglio la parata del Pride. È un modo per dire convintamente “si” ai diritti di tutti e di tutte. La città dello Stretto è felicissima di poter ospitare quella che è un’occasione fantastica, dal sapore internazionale, che ci fa sentire veramente protagonisti nel dire “no” ad ogni tipo di violenza, e “no” all’omofobia”.

Presente alla parata anche la Garante regionale della Salute, la dott.ssa Annamaria Stanganelli, da sempre vicina alle istanze di Arcigay:

“Sulla base delle interlocuzioni avute nel corso degli ultimi mesi, l’associazione mi ha chiesto di prendere parte al corteo di Reggio Calabria. L’ufficio del Garante ritiene fondamentale promuovere la cultura della non discriminazione. L’amore non può e non deve conoscere diversità”.

Calabrò: “La politica dia risposte concrete ai giovani”

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“Quest’anno, grazie ai nostri sponsor ed alla sinergie con i due enti cittadini, siamo riusciti ad ottenere delle convenzioni per il food ed il pernottamento – ha spiegato la Presidente Arcigay cittadina, Michela Calabrò. Questo Pride 2023, comunque, è stato reso possibile dal lavoro costante ed incisivo di tutti i volontari e le volontarie che in questo mesi si sono spesi anche per gli AperiPride. Nonostante la stanchezza e le rocambolesche difficoltà, sia di natura burocratica, che politica, siamo riusciti a portare a termine il nostro lavoro. Grazie anche alle Drag Queen, sia di Reggio che di Cosenza, che non solo hanno sfilato insieme a noi, sono state una delle parti più belle del nostro corteo”.

Infine un messaggio indirizzato alla politica:

“La nostra manifestazione porta, ogni anno, in piazza migliaia di giovani. È a loro che la politica, locale e nazionale, deve dare risposte concrete. Il futuro è adesso e come diciamo sempre “è questo il tempo che ci è dato per essere felici”, quindi quando ci dite di attendere i diritti, ci state dicendo “voi vivete adesso e non dovete esserlo”. Ma noi vogliamo essere felici e accettati per i nostri orientamenti sessuali e per le identità di genere che vogliamo esprimere e il Pride è un modo colorato per farlo”.

Tripepi: “Abbiamo fatto la rivoluzione”

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“Oggi abbiamo davvero fatto la rivoluzione in questa città – ha detto nel suo discorso conclusivo la Portavoce del Pride Valentina Tripepi. Voglio dirvi perché questo momento è importante. Il contesto storico in cui ci troviamo è a dir poco spaventoso, mentre i nostri diritti vengono costantemente e incessantemente minacciati. Essere qui oggi è un atto di resistenza, siamo qui per dire che non abbasseremo mai la testa davanti agli atti discriminatori messi in atto da questo Governo. Organizzare il Reggio Calabria Pride 2023 è stato ancora più difficile rispetto alle edizioni precedenti, sono stati molti i momenti in cui ci siamo sentiti sopraffatti dalle difficoltà.

Reggio merita di avere degli “spazi sicuri” come lo sono stati gli AperiPride da maggio a luglio e come, appunto, il Pride vero e proprio. È questo che ci motiva nel nostro lavoro quotidiano. Quello che spesso, buona parte della società dimentica è che noi non chiediamo privilegi, ma gli stessi diritti per tutti e tutte.

Partecipare al Pride in una città come la nostra – ha concluso la Portavoce – è un atto di coraggio. Probabilmente, molti di voi sono qui di nascosto, senza i genitori lo sappiano e vi dico grazie, perché la vostra presenza qui, significa che fra qualche anno, magari, nessuno dovrà avere paura di colorare le strade della nostra città. Stiamo facendo molto rumore per assicurare un futuro migliore a chi verrà dopo di noi. Anche per me è stato così, durante il mio primo pride nel 2014 speravo che nessuno mi vedesse e ora, 9 anni dopo, sono qui con voi a raccontarvi di come io mi senta a casa. Sono fiduciosa che vedremo tempi migliori e noi saremo qui”.

Ma per tornare al senso, vero, tangibile dell’iniziativa che, già diverse volte si è tenuta a Reggio Calabria, la madrina Doretta ha affermato:

“Il Pride è atto a stare al fianco di tutti coloro non solo di coloro che marciano insieme a noi, ma anche a chi ancora non ha il coraggio di farlo, ma col cuore vorrebbero farlo. Abbiamo la responsabilità di essere presenti su un territorio in maniera tale che nessuno possa sentirsi solo. La prima sentinella della discriminazione è proprio la solitudine. Noi non siamo soli, siamo uno stormo gigantesco, pronti ad unirci contro ogni forma di odio”.

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Le telecamere de “I Leoni”

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A seguire la parata reggina c’erano anche le telecamere del documentarioI Leoni“, le cui riprese hanno avuto inizio lo scorso 9 giugno. Il progetto, finanziato dalla Calabria Film Commission attraverso il bando per il sostegno alle produzioni audiovisive in Calabria 2022, prevede la realizzazione da parte di un team di giovani talenti e professionisti dell’audiovisivo, tutti provenienti dalla Calabria, di un docufilm che avrà come protagonista il performer Doretta e il suo gruppo “Le Portinaie”, che da anni si esibiscono con grande passione e talento in tutta la Calabria, conquistando il pubblico calabrese.

Un’opportunità unica per la Calabria di esprimere la sua vocazione artistica e di promuovere un’immagine nuova, contemporanea, moderna e inclusiva al di fuori delle solite cupe rappresentazioni.