Scuola Primaria di Condera, lavori fermi da mesi: genitori esasperati
I lavori dovevano ripartire questa settimana -fanno sapere da Palazzo San Giorgio- ma a causa di alcuni rallentamenti burocratici slittano di qualche settimana, con la ripartenza che sarebbe fissata per la metà di agosto
31 Luglio 2025 - 14:09 | di Pasquale Romano

A Condera la scuola è ancora un cantiere. I lavori di ristrutturazione del plesso De Gasperi, iniziati a gennaio, sono fermi da metà aprile. E le famiglie cominciano a perdere la pazienza.
I genitori degli alunni della scuola primaria segnalano da settimane l’assenza di operai e macchinari nel cantiere. “Non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale. I lavori dovevano ripartire, ma non si vede nessuno. Siamo stufi di aspettare, luglio è ormai finito e il cantiere è ancora fermo”, una delle segnalazioni pervenute.
L’edificio scolastico è interessato da interventi previsti nell’ambito del progetto “Scuole belle e sicure”, finanziato con fondi del “Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana”. Si tratta di una ristrutturazione che non prevede stravolgimenti strutturali, ma che nelle intenzioni dovrebbe migliorare la fruibilità degli spazi, permettendo anche l’attivazione del tempo scuola prolungato, molto richiesto dai genitori.
L’istituto comprensivo “Catanoso – De Gasperi” aveva chiesto una piccola variazione interna al progetto per rendere gli ambienti più funzionali alla didattica laboratoriale, senza aumentare i costi. Una proposta accolta dal Comune, ma che ha richiesto l’approvazione formale del direttore dei lavori. È questo, secondo quanto raccolto, il motivo del blocco.
I lavori dovevano ripartire questa settimana -fanno sapere da Palazzo San Giorgio- ma a causa di alcuni rallentamenti burocratici slittano di qualche settimana con la ripartenza che sarebbe fissata per la metà di agosto. Un periodo un pò inusuale per vedere il riavvio dei lavori pubblici ma l’amministrazione comunale rassicura che non ci saranno ulteriori ritardi.
Il dirigente scolastico Marco Geria aveva sottolineato, nei mesi scorsi, l’importanza di ambienti didattici flessibili e funzionali, in grado di stimolare l’apprendimento attivo. “L’obiettivo – aveva dichiarato – è accompagnare ciascuno studente verso il successo formativo”.
Un obiettivo oggi ostacolato dai ritardi, mentre cresce la preoccupazione delle famiglie a poche settimane dall’avvio del nuovo anno scolastico.