Reggio, fiume in piena Cannizzaro. E Minicuci apre ad Angela Marcianò

Minicuci sicuro: "Verrò eletto, non ho dubbi"

Presso la sede del coordinamento provinciale di Forza Italia si è tenuta la conferenza stampa di Antonino Minicuci, candidato a Sindaco di Reggio Calabria per la coalizione del centrodestra.

Hanno partecipato all’incontro il coordinatore provinciale di Forza Italia On. Francesco Cannizzaro, i consiglieri regionali della coalizione di centrodestra Giovanni Arruzzolo, Domenico Giannetta, Raffaele Sainato Forza Italia, Giuseppe Neri Fratelli d’Italia, Giacomo Crinò CDL, Tilde Minasi Lega, Nicola Paris UDC e tutti i rappresentanti dei partiti e delle liste civiche della coalizione di centrodestra.

GLI INTERVENTI

Il primo è targato Giovanni Arruzzolo. Il Consigliere regionale ribadisce mediante le sue parole come sia convinto della vittoria finale della sua coalizione: “Fra pochi giorni voteremo per il ballottaggio, e sono convinto che questa coalizione raggiungerà l’obiettivo. Falcomatà affermava di vincere al primo turno e non è riuscito invece nemmeno ad arrivare al 40%. È un chiaro segno della città di non volergli rinnovare la fiducia.”

Il secondo a prendere la parola è Raffaele Sainato. Senza mezzi termini invita il Sindaco uscente a rispondere a domande relative al bilancio. A suo modo di vedere, Reggio meriterebbe un tecnico capace di intervenire, motivando la scelta che ha portato alla candidatura di Antonino Minicuci per il centrodestra: “Siamo in una settimana che ci separa dal rilancio della nostra città. Si è detto in questo mese di tutto e di più. Quello che è successo in questi anni con Falcomatà è sotto gli occhi di tutti. Se Minicuci è disposto a fare il confronto? Si! Ma iniziate a fare a Falcomatà domande sul bilancio. La scelta fatta dal centrodestra che è ricaduta su un tecnico, è proprio dovuta a questo. Minicuci sa dove mettere le mani, e con la squadra del centrodestra guarderà l’interesse della città. La bandiera della legalità sventolerà su Palazzo San Giorgio.”

Prosegue poi Giacomo Crinò, che in maniera breve e concisa invita i cittadini a dar fiducia al candidato suggerito dalla Lega: “I segnali, per noi, in questi giorni sono positivi. I reggini hanno bene in mente i cinque anni che sono appena trascorsi. La nostra vicinanza a Minicuci è nota. Abbiamo molto da ridire su come è stata gestita la Città Metropolitana. Non abbiamo avuto la vicinanza di Falcomatà.”

Successivamente, in rappresentanza della Lega, ha espresso il suo parere Tilde Minasi. Il suo intervento sottolinea l’importanza del rinnovamento, invitando gli elettori di scegliere la competenza di Minicuci: “Dobbiamo rivolgerci a chi pensa che sia meglio l’astensione. È importante apporre una ‘x’ che equivale ad un voto che ragionato. Non ricordo per fare esempi, in tempi passati, un Lido Comunale chiuso nel mezzo dell’estate. Mi chiedo come pensa Falcomatà di gestire un secondo turno. Si conoscono i limiti, le ingenuità e l’incompetenza dell’Amministrazione passata. E farebbe ridere se solo non parlassimo del futuro della nostra città. Quello che loro chiedono è un voto contro di noi senza alcuna progettualità. Per risorgere, Reggio, ha bisogno di competenza, e la competenza si chiama Nino Minicuci.”

Domenico Giannetta prosegue e suggerisce di affrontare il ballottaggio con la forza dell’unione, rivendicando (in caso di vittoria della coalizione di centrodestra) un maggiore impegno rispetto a situazioni di assenza contestate a Giuseppe Falcomatà: “Bisogna andare avanti con coraggio ed entusiasmo. Dobbiamo riprenderci il governo di questa città. Non mi soffermo a sottolineare le qualità del candidato a sindaco di centrodestra. Noi oggi abbiamo una sfida e alle storielle che racconta Falcomatà non ci crede più nessuno. I reggini hanno dato un chiaro segnale. Il centrosinistra ormai è scomparso, in ambito regionale ed in ambito cittadino. Non ha avuto idee di sviluppo, di polo turistico, non ha valorizzato i Bronzi, non ha saputo gestire i gazebo e gli spazi pubblici, non ha valorizzato il bergamotto, non ha pensato ad un piano industriale, non ha difeso l’Autorità Portuale e l’abbiamo dovuta tutelare noi direttamente dalla Regione. Dovunque è andato, Minicuci ha lasciato un ottimo ricordo.”

Prende in seguito la parola Nicola Paris (UDC), sottolineando di come il candidato a sindaco di cdx abbia esportato l’intelligenza della nostra terra anche al nord: “Il centrodestra è unito. In questi mesi ei è parlato solo bene di Minicuci. Quando lo abbiamo chiamato, ha sempre risposto presente. Ha dimostrato anche al nord l’eccellenza dell’essere reggino. È una figura autorevole e sensibile che tutti vorrebbero in ogni comune. Crediamo in questa figura che può dare alla città davvero tanto.”

Spazio anche alle dichiarazioni di Giuseppe Neri, che lancia un forte messaggio ai cittadini, invitandoli a fare la loro parte a seguito della campagna elettorale: “Oggi siamo davvero al punto di svolta. Si riapre la partita conclusa domenica scorsa. Noi abbiamo fatto il nostro, mettendo in campo i progetti, adesso la responsabilità spetta ai cittadini. Non siamo più noi in campo, ci sono due persone: Falcomatà che per sei anni ha portato Reggio ai minimi termini, e Minicuci che vuole rilanciarla. Non è più un voto ideologico, questo è un voto per la città. I cittadini reggini non sono così folli e stupidi, non continueranno a dare fiducia a chi non ha saputo governare.”

Il penultimo intervento è targato on. Francesco Cannizzaro, coordinatore provinciale di Forza Italia: “Noi il secondo turno lo vinceremo. Chi ha perso, nel centrosinistra, è tornato al proprio posto di lavoro. Qui, chi ha perso, continua a sostenere il progetto Minicuci. Nel 2016 prevalentemente, nei mesi di campagna elettorale, quelli di sinistra parlavano di legalità, adesso si appellano all’argomento Lega. Solo quello gli resta.”

“La Lega non è la lebbra. Mai criticato il Minicuci uomo”

“Se oggi avessimo avuto noi candidati raggiunti da avviso di garanzia, posso assicurare che saremmo stati tartassati dai comunisti e da quelli della sinistra. Oggi l’unico argomento che loro hanno è che Nino Minicuci è il candidato della Lega. Io dico che la Lega non è la lebbra, e che in altre parti del paese opera in modo virtuoso. Io sono stato il primo a dire che il metodo è stato sbagliato, ma mai ho detto una parola sull’uomo. La gente in questa campagna elettorale si è innamorata della politica. Abbiamo accolto le istanze, e la gente ha partecipato con idee, con contributi. Siamo riusciti a svegliare l’interesse politico che era sopito.”

“Il libro del Sindaco uscente”

“Falcomatà ha fatto un libro, cercando di riempire di contenuti il suo operato. Lui ha acquisito un consenso che più di li non può andare. Non è stato in grado di portare a termine i progetti già incominciati dalle amministrazioni passate. Ci hanno segnalato che mancano gli assistenti educativi. Nel 2020. In una città normale. Di cosa stiamo parlando? A Reggio manca l’acqua, e non sono state garantite le coperture per i buoni libro. Per dirne alcune.”

Un fiume in piena Cannizzaro, che prosegue così la sua arringa: “Ma cos’ha fatto davvero Falcomatà? Al secondo punto del suo libro lui inserisce l’Aeroporto dello Stretto, evidenziandone l’evitata la chiusura. Ma di certo non è merito suo. Poi cita un paio di parcheggi realizzati, che io in realtà non ho visto. E il campo di calcio a Ciccarello menzionato? È lo stesso di 6 anni fa. Parla anche di orti, ma gli unici che vedo sono quelli naturali nei marciapiedi. Per non parlare della raccolta differenziata, mi viene da ridere: le isole ecologiche realizzate sono quelle formate lungo le strade. Vorrei, inoltre, conoscere un disabile che a Reggio è stato inserito in un contesto lavorativo. Diga del Menta? Acqua nelle case non ne ho vista. Basta parole, andiamo a vincere. Nino Minicuci sarà il prossimo Sindaco di questa città. Ci ritroveremo per festeggiare.”

Minicuci: “Io sono calabrese più di tanti altri”

Per ultimo ha preso la parola il candidato a sindaco della coalizione di centrodestra, Antonino Minicuci: “È stata una campagna elettorale strana e particolare. Abbiamo avuto il sindaco uscente che durante la campagna elettorale ha inaugurato delle opere, e non lo poteva fare per legge. Tutto questo per avere un tornaconto elettorale. Gli invasori del nord chi sono? Io sono più calabrese di qualsiasi altro soggetto. Io sono la persona che ha sempre difeso la calabresità. Io sono venuto qui per fare qualcosa in più, non sono venuto a cercare benefici economici. Non sono venuto qua perchè mi manca una sedia, la stessa che tra poco mancherà a qualcuno. Lui ha aperto a tutti, anche alla Marcianò. E lei stessa ha replicato dicendo delle cose pesantissime contro di lui. Falcomatà rischierà di stare a casa per la legge Severino. Noi siamo garantisti, e su questo non andremo ad infierire.”

L’invito ad Angela Marcianò

“Il mio sogno è camminare assieme a te per mandare a casa questa classe politica inadeguata. E spero sarai al mio fianco per guardare in faccia andare via chi ha distrutto questa città.”

Su Fabio Foti: “E’ una grande persona, un professionista molto apprezzato. È un “cristianuni”. Credo che prenderò delle idee dal suo programma, ma anche qualcosa di Saverio Pazzano. Non esiste destra o sinistra, dobbiamo lavorare per il bene di Reggio.”

Su Klaus Davi: “Se sarà dentro il Consiglio, gli proporrò l’area della legalità e del marketing territoriale.”

Servizi pubblici essenziali

“Ripartiremo dai servizi pubblici essenziali. Che i cittadini decidano di andare verso la continuità o verso il cambiamento. Davanti avete l’affidabilità di una persona che ovunque è andato si è sempre impegnato nel risolvere i problemi in modo onesto. Governeremo con una squadra coesa, di professionisti. Noi dobbiamo avere persone in grado di agire.”

Contatti con gli altri candidato? “Ci sono stati, altri sono in corso quotidianamente. Apparentamenti non ne facciamo ma siamo disponibili a progetti condivisi.”

Squadra di Governo? “Su alcuni ruoli chiave sceglierò i migliori professionisti della Piazza. Negli altri campi, la mia idea è quella del merito e della responsabilità.”

Se non sarò eletto sindaco? “Il problema non si pone. Sarò eletto.”