Reggio, verso le Comunali: l’Udc chiede al centrodestra di accelerare. La situazione attuale

Lo scudo crociato si candida a diventare la “casa dei moderati”. Allo stato attuale i candidati già in campo si possono contare sulle dita di una mano

“Non c’è più un solo secondo da perdere, la Città Metropolitana di Reggio Calabria è arrivata ad un passo dal baratro e serve un programma straordinario per provare a salvare il salvabile. Dopo il fallimento dell’Amministrazione Falcomatà, il centrodestra ha il dovere e la responsabilità di prendere in mano il governo del territorio per provare a far ritornare verso la normalista la nostra città”.

Questa volta, a provare a dare una scossa all’immobilismo del centrodestra cittadino è l’Udc che, con la commissaria provinciale Paola Lemma ed il commissario cittadino Paolo Arillotta, invita gli alleati ad avviare un serio tavolo programmatico che, allo stato dell’arte, appare “fondamentale ancor più della scelta del candidato sindaco”.

Tuttavia, è proprio la scelta del candidato sindaco che sta agitando gli aficionados del centrodestra che continua non solo a non decidere, ma anche, come confermano Lemma e Arillotta, a non riunirsi con le consuete interpartitiche tipiche dei periodi pre elettorali.

Allo stato attuale i candidati già in campo si possono contare sulle dita di una mano.

A parte Giuseppe Falcomatà, che correrà per la riconferma con il Pd, a sinistra si è consolidata la candidatura del professore Saverio Pazzano, sostenuto dal collettivo “La strada” e sponsorizzato dal sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Poi, tutta una serie di movimenti civici che sono in cerca di una collocazione all’interno dello scacchiere politico cittadino che appare un po’ più ingarbugliato a destra. Dal momento che appare irrealizzabile un’alleanza locale tra Pd e Movimento 5 stelle, proprio quest’ultimo sembra aver individuato in Fabio Foti il proprio candidato ideale capace di mettere d’accordo la base pentastellata.

Anche se proprio quest’ultima, soprattutto a livello locale ha riservato sempre sorprese. Ma Falcomatà, dovrà guardarsi da una probabile emorragia di voti (basti pensare all’appello di Michelangelo Tripodi che nei giorni scorsi aveva parlato di “giusta direzione” in merito al dialogo avviato da Patto civico, Reggio Bene comune, Potere al popolo e La cosa pubblica) non solo a sinistra. D’altra parte, finita la luna di miele con l’ex assessore Angela Marcianò, quest’ultima non ha mai nascosto l’intenzione di impegnarsi direttamente, magari con una candidatura a sindaco.

Le riunioni e gli incontri, diciamo di carattere civico, si susseguono già da un po’ di tempo, ma le sirene maggiori per la Marcianò arrivano soprattutto da destra. Lei, proveniente da una famiglia tradizionalmente di destra, non ha però sciolto le riserve, anzi, ha rilanciato:

“Questa città non ha più bisogno di uomini “finti liberi” ma in realtà schiavi – scriveva qualche giorno fa sul profilo facebook – perché condizionati dai poteri forti e dai comitati di pietra da sempre presenti ed operativi in ogni settore”.

Rimane in attesa di nuovi sviluppi anche l’ex presidente del Parco nazionale dell’Aspromonte, Giuseppe Bombino, che fino al momento non è riuscito ad unire, attorno alla sua figura, e nonostante sponsor “importanti”, un centrodestra che tra slanci e grandi manovre incrociate con le regionali, vede Fratelli d’Italia aumentare il potenziale di voti, attraverso nuove adesioni, con in mente di proporre Massimo Ripepi quale candidato. Ma chi sceglierà la coalizione è ancora tutto da vedere. Di certo c’è che alle scorse comunali il candidato lo scelse, ma per qualcuno lo impose, Forza Italia. I risultati sono stati tutt’altro che lusinghieri, ma anche i tempi e i protagonisti sono cambiati.

Forse anche per questo l’Udc invita a fare i conti con la realtà per riprovare a partire, se vogliamo, candidandosi a sostituire gli azzurri:

“Saremo la Casa dei Moderati che fin qui è mancata in Calabria come a Reggio e proveremo ad essere valore aggiunto per una coalizione che deve immediatamente ricompattarsi per dare risposte ai cittadini che non possono più aspettare i tradizionali tempi della politica”.