Reggio FilmFest 2022: spazio ai giovani ed al sociale. I nomi dei premiati

"Reggio FilmFactory" e “Cinema dentro e fuori le mura” le iniziative che hanno caratterizzato la XVI edizione del festival

La programmazione del Reggio FilmFest XVI edizione ha ideato una importante sezione dedicata, nella giornata del 26 agosto, a Reggio FilmFactory, una novità assoluta, ovvero un vero e proprio “Incubatore di idee” dedicato ai giovani under 35 autori, attori, attrici e filmaker calabresi.

Sono state presentate le attività della Scuola Cinematografica della Calabria diretta da Lele Nucera e della Scuola di Recitazione della Calabria diretta da Walter Cordopatri. Numerosi gli allievi presenti, dalle attrici Annalisa Giannotta e Federica Sottile, i giovanissimi attori Fortunato Stagliano’, Francesco Teramo, Vincenzo Oppedisano che hanno avuto già ruoli e partecipazioni importanti in serie e film. Maverick Lo Bianco con il cortometraggio Maediterraneo.

Presenti tanti giovani esponenti delle maestranze calabresi come Thomas Castiello, Giuseppe Caracciolo, Martina Corigliano, Nina Verdirame. Sul valore della formazione è intervenuto anche il Dott. Nicola Nicoletti di Framinia Service srl.

Il Direttore Generale del Reggio FilmFest Michele Geria, più volte intervenuto nel dibattito, ha lodato i giovani attori presenti incentivandoli allo studio e alla formazione “sul campo” specialmente in Calabria, obiettivo anche dell’attuale Film Commission, al fine di attrarre con la propria professionalità le opportunità di partecipare alle produzioni di serie, film e così via dicendo. Auspicando altresì il supporto delle istituzioni e l’incentivo alla formazione delle arti e mestieri cinematografici.

L’incontro è stato moderato dal Direttore Artistico del Reggio FilmFest Gianni Federico e dall’Avv. Giovanna Suriano.

La programmazione del Reggio FilmFest XVI Edizione ha visto svolgersi il consueto appuntamento con la sessione “Cinema dentro e fuori le mura”.

Nella mattina del 25 agosto si è svolto l’evento “Dentro le mura” un momento di grandissima partecipazione istituzionale presso l’istituto Penitenziario di Arghillá dove, alla presenza del Procuratore della Repubblica Dott. Giovanni Bombardieri, del Presidente della Corte d’Appello Dott. Luciano Gerardis, della Presidente del Tribunale di Sorveglianza Dott.ssa Daniela Tortorella, del Direttore del Di.Gi.Es. Prof. Daniele Cananzi, del Giudice del Tribunale dei Minori Dott. Paolo Ramondino, del Direttore d’Istituto Dott. Mario A. Galati, del Comandante Dott.ssa Gabriella Mercurio, del Garante dei Diritti dei Detenuti del Comune di Reggio Calabria Avv. Giovanna Russo che ha concesso il patrocinio all’evento, del Direttore Generale del Reggio FilmFest Michele Geria, del Direttore Artistico del Festival Gianni Federico, del Presidente di Giuria Massimo Spano, dell’Avv. Giovanna Suriano. È stato proiettato il Film “Ero Malerba” (2017) alla presenza del Regista Toni Trupia, che per i temi trattati e l’accento della pellicola sulla rieducazione del condannato, ha dato il via al dibattito tra detenuti ed istituzioni che ne è seguito.

I temi dei diritti umani, della condizione rieducativa e di reinserimento sociale delle persone private della libertà personale sono stati poi oggetto di disamina ulteriore nel corso della sessione “fuori le mura” della manifestazione svoltasi in serata presso il Waterfront dove, alla presenza delle autorità anche di PS., di un folto pubblico composto da cittadini, esponenti della giovane avvocatura – Aiga Reggio Calabria e Fondazione Aiga, registi, attori, hanno dialogato il sostituto Proc. Dott. Stefano Musolino, il Prof. Daniele Cananzi, il Dott. Paolo Ramondino, l’Avv. Giovanna Russo Garante dei Diritti dei Detenuti e delle persone private della libertà personale del Comune di Reggio Calabria, il Direttore Generale del Reggio FilmFest Michele Geria, il regista Toni Trupia, con la moderazione dell’Avv.Giovanna Suriano.

Per il direttore Geria grande soddisfazione ed emozione per aver rinnovato e ribadito anche nel corso della XVI Edizione del Reggio FilmFest la valenza del Cinema come strumento di rieducazione nel carcere. Importantissimo il segnale dato dalla partecipazione così tanto sentita delle istituzioni tutte, segno di una proficua sinergia interistituzionale e di una reale attenzione al mondo penitenziario e soprattutto ai temi dei diritti umani, del trattamento, della rieducazione e del reinserimento della persona detenuta.

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