Reggio - Operazione Galassia, estradato il latitante Antonio Ricci

Concluse le procedure di estradizione dell’indagato RICCI Antonioarrestato il 20.12.2019 a Malta

Nella tarda serata di ieri 17 gennaio presso l’aeroporto internazionale di Fiumicino è stata conclusa la procedura di estradizione dell’indagato RICCI Antonio, colpito da provvedimento cautelare personale di Fermo di indiziato di delitto, emesso nel Novembre 2018 dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri e dalla successiva Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale reggino in data 05 dicembre 2018.

I provvedimenti non erano stati all’epoca eseguiti, poiché il Ricci era latitante all’estero: lo stesso è stato arrestato in data 20.12.2019 in Malta in esecuzione del Mandato di Arresto Europeo e Internazionale, in riferimento all’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa nell’ambito del procedimento 5585/15.

L’estradizione in parola, condotta con l’ausilio del Gruppo della Guardia di Finanza e della Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino, costituisce l’epilogo di serrate indagini condotte dal Nucleo P.E.F. di Reggio Calabria e dallo Scico di Roma della Guardia di Finanza, con il determinante supporto del II Reparto del Comando Generale del Corpo e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

In ragione delle investigazioni svolte e sulla scorta dei gravi elementi indiziari raccolti, la Procura della Repubblica di Reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia, con proprio provvedimento aveva disposto una misura cautelare nei confronti di 18 soggetti – tra i quali il menzionato Antonio RICCI – nonché il sequestro preventivo di 23 società estere, 15 imprese operanti sul territorio nazionale, 33 siti nazionali e internazionali, numerosi immobili, automezzi, conti correnti italiani ed esteri e innumerevoli quote societarie per un valore complessivo stimato in oltre 723 milioni di euro.

L’indagine a suo tempo condotta aveva rilevato l’esistenza di una pluralità di associazioni per delinquere operanti sul territorio nazionale nel settore della raccolta del gioco e delle scommesse con i marchi “PLANETWIN365”, “BETALAND” ed “ENJOYBET” le quali, in rapporto sinallagmatico con la ‘ndrangheta, da un lato avevano consentito a quest’ultima di infiltrarsi nella propria rete commerciale e di riciclare gli imponenti proventi illeciti, dall’altro avevano tratto esse stesse significativo supporto per l’ampliamento della propria rete commerciale e per la distribuzione capillare del proprio marchio sul territorio.

Sempre lo scorso mese di Dicembre, il Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione – su richiesta della citata DDA, riconoscendo la pericolosità sociale del proposto, ha disposto l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro dell’ingente patrimonio riconducibile a RICCI Antonio, cl. ’76 e al suo nucleo familiare, costituito dall’intero compendio delle società maltesi “OIA SERVICES LIMITED”, “HARVEY GAMING LIMITED” (già “GVC NEW LTD”) e “WLS LIMITED”, operanti nel settore del “gambling” con profili di assoluta prominenza nell’intero panorama nazionale, da numerosi conti correnti italiani ed esteri e di n. 2 Trust radicati a Malta, di cui uno contenente un cospicuo portafoglio finanziario, per un valore stimato in circa 400 milioni di euro.

In relazione a quanto sopra evidenziato, veniva instaurata, anche attraverso i Reparti e gli Enti citati in precedenza, una proficua e costante interlocuzione tra l’autorità Giudiziaria Italiana e Maltese che ha permesso di dare corso all’esecuzione dei provvedimenti di sequestro disposti dall’A.G. italiana sui beni mobili e immobili presenti anche nel territorio Maltese riferibili ai soggetti indagati permettendo in data 20.12.2019, di individuare e trarre in arresto – in Malta -, mediante l’esecuzione del mandato di arresto internazionale, lo stesso RICCI Antonio. L’estradizione odierna evidenzia ulteriormente la linea portata avanti con determinazione dal Procuratore Bombardieri e dai suoi magistrati volta a perseguire e sottoporre a giudizio tutti gli indagati compresi quelli che cercano di sottrarsi alle proprie responsabilità penali riparando all’estero.