Reggio, la scuola protesta per cambiare il Decreto Sostegni bis

"Manifestiamo per cambiare il decreto e ottenere misure urgenti"

Attraverso una nota inviata al Prefetto di Reggio Calabria, alcune sigle legate al mondo scolastico (FLC CIGL RC CISLSCUOLA RC UILSCUOLA-RUA RC SNALS-CONFSAL RC ANIEF RC) hanno evidenziato preoccupazione riguardo il Decreto Sostegni bis.

“Egregio sig. Prefetto,

nel ringraziarla per aver accettato l’incontro con le OO.SS del comparto Scuola della nostra provincia, le vogliamo esplicitare che con la manifestazione di oggi vogliamo rivendicare le modifiche al decreto “sostegni bis”, pubblicato in GU il 25 maggio scorso e di cui si avvia alla Camera dei Deputati l’iter di conversione in Legge.

Infatti mentre il 20 maggio 2021 veniva firmato il “Patto per la Scuola al centro del Paese” con le Organizzazioni sindacali Confederali, il Governo predisponeva un decreto legge che interviene sulle medesime materie senza alcun confronto.

Pertanto noi MANIFESTIAMO PER CAMBIARE IL DECRETO E OTTENERE MISURE URGENTI

per la stabilizzazione di tutti i precari sia abilitati e specializzati sia con 3 anni di servizio;

per la stabilizzazione dei DSGA facenti funzione con 3 anni di servizio;

per il superamento dei blocchi sulla mobilità del personale;

per il rafforzamento degli organici del personale docente, educativo ed ATA a partire dalla conferma dell’organico Covid;
per la riduzione del numero massimo di alunni per classe;
per consentire la partecipazione a un nuovo concorso anche in caso di mancato superamento del precedente;

Il Patto per la Scuola riconosce l’impegno profuso da tutto il personale durante la pandemia. Ora questo riconoscimento va concretizzato e tradotto in misure e interventi che assicurino stabilità e continuità al lavoro e il regolare avvio dell’anno scolastico il primo settembre. Chiediamo al Governo e alle forze politiche di impegnarsi a cambiare il provvedimento durante l’iter di conversione in legge.

NO A SCELTE UNILATERALI

Le OO.SS. sostengono con forza che il decreto sostegni bis va cambiato altrimenti a settembre migliaia e migliaia saranno ancora i posti assegnati a supplenza. E dunque non si risolverebbe niente.

Per quanto riguarda il sostegno, si parte da poco meno di 20.000 posti (rimasti dalle assunzioni dello scorso anno) a cui si devono aggiungere i 5.000 posti consolidati in organico di diritto dalla legge di bilancio per il 2021 e 1.880 per possibili pensionamenti. Inoltre, si fa notare come 20.645 titolari su sostegno hanno presentato domanda di trasferimento e di questi 12.337 hanno chiesto trasferimento su posto comune. Tenuto conto che storicamente i trasferimenti da posto sostegno a comune si aggirano sui 4.500/5.000 unità annue, si può stimare che vi siano al momento circa 31.000 posti vacanti utilizzabili per assunzioni in ruolo.

Complessivamente, dunque, 46.600 posti residuati dalle assunzioni dello scorso anno a cui si devono aggiungere circa 32.900 possibili pensionamenti e i 1.000 posti di ampliamento organico potenziato della scuola dell’infanzia per un totale di 80.400 posti vacanti.

Su sostegno, con circa 22.000 docenti specializzati fra tutti gli ordini di scuola in GPS, comprendendo anche coloro che non hanno raggiunto le tre annualità di servizio, non si riescono a coprire tutti i posti disponibili. E mantenendo il vincolo dei 36 mesi si riducono ulteriormente le possibilità di assunzione.

Su posto comune, non ci saranno problemi per la scuola dell’infanzia (dove esistono ancora corpose GaE e GPS di I fascia); per la scuola Primaria, nella maggioranza dei casi si dovrà ricorrere alle GPS I fascia (ove troveremo aspiranti con laurea in SFP e aspiranti con Diploma Magistrale escluse dal ruolo).

Sugli oltre 60.000 posti delle secondarie possiamo contare su: 746 docenti in GaE, 3.500 nei concorsi residui (2016 e 2018), fino a 32.000 da concorso straordinario (triennale), quindi con la possibilità di coprire in totale circa 36.200 posti.

Va tuttavia considerato che i docenti in questione sono presenti in più graduatorie contemporaneamente, il che fa diminuire il numero dei posti che sarà possibile effettivamente coprire.
Infine, l’andamento delle correzioni del concorso straordinario lascia prevedere che molte graduatorie finali conterranno un numero di aspiranti inferiore rispetto alle assunzioni da effettuare.

Una volta utilizzate le graduatorie concorsuali e le GAE residue, resteranno, presumibilmente, oltre 30.000 posti da coprire con le GPS.

Alla luce di quanto prevede oggi il decreto, ovvero che per le assunzioni da GPS ci si debba limitare agli aspiranti in I fascia e con più di 36 mesi di servizio, si potranno assumere solo 4.197 docenti.