Calabria - Elezioni regionali, Aiello si difende dall’accusa di abusivismo: “Ho agito correttamente”

Il candidato Governatore del M5s: “Sciacallaggio contro di me appena ho annunciato la discesa in campo. Tocca al Comune indicare la soluzione”

Francesco Aiello non ci sta. Definisce “sciacallaggio” le accuse rivoltegli, nell’imminenza dell’accettazione della candidatura da civico per la corsa alla Regione Calabria in quota Movimento 5 stelle, relative alla casa di proprietà che risulta abusiva. Il professore, ordinario di Politica economica all’Unical, risponde “con serenità” alle accuse rivoltegli, soprattutto, dice, “per dovere di coscienza e di trasparenza rispetto all’opinione pubblica e soprattutto ai calabresi”.

Aiello spiega che la casa in questione non l’ha costruita lui, ma l’ha ereditata dai genitori che l’avevano costruita negli anni ’80 “con una volumetria superiore rispetto a quanto consentito dalle norme. A distanza di quasi 40 anni e proprio quando decido di mettermi a servizio della mia gente e della mia terra, mi viene dunque attribuita una responsabilità che non ho”. Inoltre, aggiunge, “mi si rimprovera di non averla ancora demolita. Nello specifico non c’è alcun ordine di demolizione da parte della giustizia amministrativa (Tar e Consiglio di Stato), che ha invece stabilito che debba essere il Comune di Carlopoli a scegliere quale provvedimento applicare”.

Poi, il neo candidato pentastellato ripercorre la vicenda:

“Ai tempi un vicino iniziò a produrre esposti per via della volumetria maggiorata, aspetto che mio padre aveva pensato di sanare acquistando, negli anni ’90, un terreno adiacente per asservirlo al fabbricato. Cominciai a occuparmi del caso – sottolinea il candidato governatore dei 5 Stelle – nel 2012. All’epoca mio padre soffriva di Parkinson e io dovetti assisterlo nel suo drammatico declino, successivo alla scomparsa prematura di mio fratello Domenico. Da allora ad oggi, da figlio mi sono trovato mio malgrado davanti a questo problema, che tutti i tecnici interessati avevano suggerito di risolvere utilizzando il terreno comprato da mio padre per asservirlo alla casa esistente”.

Le sentenze della magistratura amministrativa, sottolinea poi l’ordinario di Politica economica, dicono che è il Comune di Carlopoli a dover indicare la strada alternativa: “Nel merito l’ente non si è ancora pronunciato, benché sollecitato dal Tar della Calabria. Sto allora attendendo – sottolinea Aiello – l’ultima parola, che spetta al Comune. Pertanto nel merito ho agito correttamente: non ho imposto nulla, non ho condizionato nessuno e sto pazientemente aspettando di conoscere la decisione per un fatto che non ho commesso io”.