Regionali, dietrofront Ventura. Cristallo: ‘Pretendiamo serietà e responsabilità’

La portavoce delle Sardine ricorda il disastro annunciato e punta il dito contro chi gioca sulla pelle dei calabresi


All’indomani del ritiro di Maria Antonietta Ventura dalla corsa elettorale per la Regione Calabria, Jasmine Cristallo racconta, in un post su Facebook, di non aver avuto dubbi, sin dall’inizio, sull’esito di questa vicenda. La portavoce delle Sardine torna a puntare il dito contro la classe dirigente calabrese ed a chiedere risposte concrete.

Cristallo: “Era evidente che la storia sarebbe finita male”

“Purtroppo era evidente che questa storia sarebbe finita male, nonostante gli improbabili tentativi di dare un senso politico ad una vicenda che di politico aveva ben poco. Si, perché la politica è una cosa seria e quando non si mette al centro un progetto, quando non si è guidati dal buon senso ma da un frettoloso approccio da “disbrigo pratiche”, quando prevale l’interesse del singolo a dispetto di quello della collettività, non si può parlare di politica: ma della sua drammatica assenza”.

È questa la disamina di Jasmine Cristallo lasciato ad un post su Facebook dove, in questi giorni, non aveva di certo risparmiato le critiche alla candidato Presidente.

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Il tempo stringe

Adesso il centrosinistra si trova di nuovo in alto mare, ma il tempo stringe. Sia per Irto che per Ventura le cose sembravano ormai fatte, in particolar modo per la seconda che, proprio domani, avrebbe dato inizio alla sua campagna elettorale. Il più sdegnato fra tutti, come spesso accade, pare essere il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra che, addirittura, preferisce dar risalto alla notizia con un semplice, quanto efficace “senza commenti”.

“A farne le spese – ha concluso Cristallo – una terra maltrattata che oltre al valzer dei commissari ha dovuto subire questo ennesimo psicodramma. Siamo ancora in tempo per elaborare una reale, alta ed altra proposta politica? Una proposta che abbia visione e che si nutra di coraggio e speranza?.

Spero che i responsabili di questo disastro abbiano la dignità e l’umiltà di farsi da parte e la smettano, una volta e per tutte, di pensare alla propria sopravvivenza giocando sulla pelle dei calabresi. Il re è nudo. Ora pretendiamo responsabilità e serietà”.