Sgarbi pungente su De Magistris: 'Ama così tanto i calabresi che voleva arrestarli tutti'

Il politico e critico d'arte interessato alle prossime regionali in Calabria ha subito dato il benvenuto ad un possibile sfidante

Alla vigilia di una nuova operazione della Procura di Catanzaro che vede indagati alcuni uomini delle istituzioni, Vittorio Sgarbi era tornato a parlare di Calabria.

La “battuta” di Sgarbi su De Magistris

Luigi De Magistris

Il critico d’arte noto per la sua continua satira non si è lasciato sfuggire l’occasione di commentare la scelta da parte del sindaco di Napoli di candidarsi come Governatore della Calabria. In un post sulla sua pagina Facebook, Vittorio Sgarbi ha scritto:

“De Magistris: “Mi candido per amore della Calabria”.
Ha sempre amato così tanto i calabresi che , da PM, per tenerseli stretti, voleva arrestarli tutti…”.

Più volte, durante le ultime interviste tv ed alla stampa, l’ex magistrato ha ricordato i suoi anni in Calabria e, noi di CityNow li abbiamo ripercorsi in un racconto a ritroso caratterizzato dalle tre grandi inchieste che lo hanno visto protagonista.

Ancora una volta, quindi, Sgarbi è riuscito a fare breccia nel mondo dei social network con un tema di scottante attualità che, come spesso accade, divide l’opinione pubblica. Se, infatti, fra i commenti sono presenti tanti sostenitori che seguono il filo di pensiero del critico d’arte, dall’altra, il primo cittadino partenopeo, nelle ultime settimane, non si è mai stancato di sottolineare come il suo avvicinamento alla candidatura fosse dovuto ad una richiesta da parte del popolo.

E la candidatura di Sgarbi?

Vittorio Sgarbi

Il messaggio lanciato da Sgarbi, però, potrebbe avere una doppia valenza. Impossibile dimenticare l’annuncio, proprio da parte del critico, avvenuto qualche settimana fa, in cui palesava il suo interesse per la Regione Meridionale e la voglia di metterci la faccia in un nuovo movimento politico dal nome “Rinascimento“.

Sgarbi aveva aperto anche le candidature ma, da allora, non si è avuto alcun aggiornamento in merito.

Sarà, forse, che con lo slittamento delle elezioni dal 14 febbraio all’11 aprile sia ancora troppo presto per discuterne?