Bronzi50, Brunetti e Versace dicono 'Ni'. "Valuteremo se andare a Roma. Regione ha sbagliato"

"Non mi sento di chiedere scusa", sottolinea Versace. "Perchè a Cosenza 790 mila euro per la Cattedrale e a noi 90 mila euro?", chiede Brunetti

Una linea evidente sembra separare le parole di Carmelo Versace e Paolo Brunetti, rispetto a quello che i due sindaci f.f. vogliono realmente rappresentare. ‘Nessuna voglia di fare polemiche, nessuna voglia di battibeccare con la Regione’, sottolineano i due nel corso della conferenza stampa di presentazione degli eventi legati a Bronzi50, la sensazione che emerge però dalle impressioni di Versace e Brunetti è diversa.

Rispetto ai due temi del giorno, assieme alla presentazione degli eventi organizzati dalla Città Metropolitana, ci si aspettava una risposta netta ed inequivocabile. Un solco che potesse dividere la voglia di chiudere le polemiche e accettare l’invito di Occhiuto di partecipare alla conferenza romana, rispetto alla volontà di proseguire lo scontro alzando una barricata anche rispetto alle parole del presidente della Regione.

Invece, alla domanda se Brunetti e Versace saranno presenti o meno giovedi  a Roma, e se sarà rifiutato o meno il contributo di quasi 200 mila euro (90 per il Comune e 90 per la MetroCity) arrivano dai diretti interessati risposte tiepide, interlocutorie. Poco chiare.

“Nelle prossime ore valuteremo se andare a Roma. Se la nostra presenza è gradita per raccontare nostre idee e progetti andremo, per fare passerelle no. Chiedere scusa per la figura che fa la città di Reggio Calabria? Io lo faccio sempre, bisogna sempre farlo e non è mai abbastanza. Dopo le parole di Occhiuto non credo però che ci sia necessità di chiedere scusa.

Sul finanziamento previsto dalla Regione, il nostro programma è stato presentato da tempo, non ci spostano 100 mila euro. Stare nel tavolo di coordinamento regionale prevedeva queste risorse a patto di rispettare alcuni accordi. Non possiamo pretendere adesso di averli se non siamo seduti a quel tavolo. ci saranno un terzo e quarto programma, non abbiamo finito e ci saranno anche risorse esterne.

Ci tengo ad evidenziare che non si tratta di un contributo ma di servizi. Se la Regione Calabria vuole sostenere nostre iniziative, può spostare voce di capitolo da servizi a contributo, come fatto per i comuni di Riace e Reggio Calabria”, le parole di Versace.

Brunetti usa l’arma dell’ironia, oltre a far emergere un pò di sano campanilismo.

“Abbiamo dovuto spiegare alla Regione che Comune di Reggio e Città Metropolitana sono due eventi diversi, e fatto capire che i 50 mila euro di contributo erano una mortificazione. La Regione ha alzato la somma a 90 mila euro ma facendoli diventare servizi. Voglio solo ricordare che per gli 800 anni della Cattedrale di Cosenza la regione ha dato 790 mila euro, con tutto il rispetto per Cosenza”, evidenzia il sindaco f.f. del Comune di Reggio.

Roma, la polemica eterna

Si torna a ricostruire quanto accaduto, alla ricerca di avere finalmente un quadro della situazione rispetto agli inviti, le locandine, la presenza al tavolo della conferenza o nelle prime file. Tematiche poco interessanti e più adatte a una festa di 18 anni, ma tant’è.

“Ricevo nei giorni scorsi una telefonata dalla vicepresidente Princi, con la quale mi viene comunicato che giorno 7 ci sarebbe stata conferenza stampa a Roma. Rispondo ‘Ok Giusy, ma al tavolo penso debbano essere presenti anche il sindaco di Riace e della Città Metropolitana’.

Mi è stato risposto che non era possibile per una questione di tempi, allora ho fatto presente che ne avremmo parlato lunedi, non penso toccasse a loro decidere chi doveva rappresentare Reggio Calabria.

Dopo 3 ore è uscita la locandina, e hanno pubblicizzato l’evento. A quel punto ho dichiarato che non sarei andato. Se deve esserci 1 esponente per ogni ente, perchè per la Regione Presidente, Vice Presidente e Presidente del Consiglio? La mancanza di rispetto non è stata nostra ma di altri”. Cosi Brunetti ha ripercorso quanto accaduto nell’ultima settimana e le motivazioni che hanno portato a declinare l’invito a partecipare a Roma.

Non è una questione di ‘locandine’ ma di rispetto verso i cittadini e di rappresentanza del territorio. Cosi Versace ha giustificato il no, diventato ‘Ni’ dopo l’invito arrivato ieri da Occhiuto.

“Probabilmente c’è stato un modo di comunicare errato da parte della Regione Calabria. Se il presidente Occhiuto ha sentito la necessità di chiamarmi, vuol dire qualcosa è sfuggito di mano alla Regione. Non potevamo stare in silenzio rispetto a quanto accaduto”.

Una sorta di smarrimento, forse dovuto anche al caldo infernale, accompagna alla fine della conferenza stampa. Non si capisce più se Brunetti e Versace andranno a Roma, non si intuisce cosa potrebbe far cambiare loro idea nelle prossime ore. Se i Bronzi di Riace hanno aspettato centinaia di anni prima di venire alla luce, è possibile attendere meno di 48 ore per capire se Reggio Calabria sarà rappresentata o meno, ad una conferenza decisamente importante e dalla visibilità nazionale. La speranza è quella di non dover perdere, per l’ennesima volta, la faccia davanti al resto della nazione. Abbiamo già una lunga lista di motivi per farlo….