Naufragio di Cutro, chiarimenti della Regione Calabria: parte civile solo contro gli scafisti
Una delibera di costituzione parte civile era stata erroneamente presentata anche nel processo che vede indagati agenti della finanza e militari della capitaneria. Dietrofront della Regione
13 Maggio 2025 - 08:45 | Comunicato Stampa

La Regione Calabria chiarisce la propria posizione in merito al processo relativo al naufragio del caicco Summer Love, avvenuto il 26 febbraio 2023 a Steccato di Cutro, che ha causato la morte di 94 persone, tra cui 35 bambini.
Errata presentazione della delibera: il chiarimento dell’ente
“In merito al processo sul naufragio di Cutro, la Giunta della Regione Calabria qualche giorno fa ha approvato una delibera – per costituirsi parte civile – che era stata erroneamente presentata dagli uffici come un atto conseguente a una precedente decisione intrapresa dal nostro Ente contro gli scafisti che hanno causato il dramma di quella tragica notte.
Da successivi approfondimenti abbiamo invece appreso che questo secondo troncone del processo vede indagati esclusivamente quattro agenti della Guardia di Finanza e due militari della Capitaneria di Porto.
Per tale motivo – per la grande considerazione e per il rispetto che nutriamo nei confronti di chi indossa una divisa e quotidianamente lavora per garantire la sicurezza nel nostro Paese – la Regione Calabria conferma la sua costituzione di parte civile contro gli scafisti, mentre approverà una delibera ad hoc per ritirare la richiesta depositata questa mattina nel corso dell’udienza preliminare.
La giustizia faccia normalmente il suo corso e vengano accertate le eventuali responsabilità”.
È quanto si legge in una nota ufficiale della Regione Calabria.