Fase 2 e Aeroporto dello Stretto, Falcomatà: ‘Se non apre è colpa di Sacal. Ad oggi non vi è un piano industriale…’

Falcomatà duro contro Sacal. E sull'arrivo del Frecciarossa fa una piccola gaffe


Torna in diretta il primo cittadino di Reggio Calabria.

A distanza di sette giorni, Giuseppe Falcomatà riappare sulla sua pagina Facebook per fare il punto sull’emergenza COVID e non solo. Tanti i temi affrontati, primo fra tutti il problema dei rifiuti.

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“Il COVID è ancora vivo e lotta insieme a noi. Ci sono stati nuovi casi in Lombardia quindi stiamo molto attenti. Il coronavirus sarà sconfitto solo quando si troverà il vaccino. Rimaniamo presenti sul problema coronavirus ed evitiamo che la nuova ondata che si pensa arriverà in autunno possa essere letale”.

Giuseppe Falcomatà ringrazia il GOM per il grande lavoro svolto.

“E’ un grande risultato quello raggiunto dal GOM con la chiusura del reparto COVID e quello di malattie infettive. Non ci stancheremo mai di ringraziare tutti gli operatori sanitari che hanno dato l’anima nella fase 1 e che hanno combattuto in trincea per resistere e combattere il coronavirus. Sono l’orgoglio della nostra città”.

Dalla fase 1 alla fase 2. Un passaggio che dà fiducia ai calabresi anche attraverso l’arrivo del Frecciarossa.

“Siamo un pò più uniti anche dal punto di vista infrastrutturale perchè oggi è arrivato in città Italo – spiega Falcomatà – Da oggi per due volte al giorno, arriverà in città con il collegamento da Torino”.

E’ chiara l’evidente gaffe del sindaco che confonde il Frecciarossa (treno arrivato ieri pomeriggio) con Italo (che dovrà ancora arrivare). E sull’aeroporto aggiunge:

“E’ una notizia da salutare con favore ma non esulterei più di tanto. Quanti treni ha perso la Calabria in questi anni ma soprattutto l’arrivo del treno ‘Italo’ ci tranquillizza rispetto all’isolamento in cui da tempo versa la nostra regione? Sicuramente no. Ancora oggi il nostro aeroporto è chiuso. Non si pensi quindi che avere un treno in più possa significare che questa città si possa accontentare. L’aeroporto T.Minniti sarà tra gli ultimi d’Italia a riaprire dopo la chiusura e non apre non per sfortuna ma perchè la società che lo gestisce, ovvero la Sacal, decide che il nostro aeroporto non è strategico in quanto sufficiente quello di Lamezia Terme. Questo è un problema serio e sul quale dobbiamo riflettere”.

La Sacal, lo ricordiamo, è una società partecipata in cui la Regione Calabria ha il 35%.

“E’ importante che la Regione ci dica quali sono le idee, le scelte, le proposte e la visione che ha sull’aeroporto di Reggio. Ad oggi non sappiamo i programmi perchè la Sacal non ha presentato un piano industriale e dunque non conosciamo i programmi futuri per lo sviluppo del nostro scalo. Sappiamo ipoteticamente che il nostro aeroporto riaprirà dal primo luglio ma andiamo a vedere i voli. Del tutto inutili e diversi come orari rispetto a quelli precedenti il coronavirus”.