Trasformare i rifiuti da problema a opportunità? Una possibile soluzione per Reggio e l'intera regione

Un attento lettore fa presente una valida alternativa per la gestione dei rifiuti

I rifiuti costituiscono una ricchezza per l’energia che contengono, per le materie prime che si possono trarre da essi e per il ritorno al terreno della parte organica trasformata in fertilizzante.

Appare quindi evidente che il costo della raccolta e dello smaltimento dei RSU (Rifiuti Solidi Urbani) dipenda dalla capacità di organizzare lo smaltimento. È noto a tutti che gestire correttamente i rifiuti, dalla produzione alla eliminazione, sia diventato un vero problema.

I costi e le conseguenze sulla salute dell’uomo e sull’ambiente sono ormai insostenibili anche oltre i confini calabresi.

Premesso che i sistemi più efficaci sono quelli basati sulla riduzione dei rifiuti e sul loro riuso, e messo da parte l’argomento “discariche” e “inceneritori”, per ottenere un buon riciclaggio ci sono tecnologie e sistemi di smaltimento capaci di risolvere egregiamente il grave problema che, oggi più che mai affligge la Calabria, con costi notevolmente minori e senza dover ricorre ai sistemi attualmente praticati.

Nello Stato di Israele, dopo aver praticato e sperimentato i più svariati processi, hanno risolto il problema utilizzando un sistema altamente innovativo in grado di recuperare i rifiuti solidi urbani. La tecnica utilizzata richiede costi di costruzione e gestione ridotti rispetto alle altre tecnologie esistenti, rappresentando quindi una soluzione completa, ambientalmente sicura e, soprattutto, redditizia, tanto che i cittadini sono esonerati dal pagamento della TARI.

Per separare i rifiuti indifferenziati e recuperare ferro, alluminio, altri metalli, plastica e vetro vengono impiegate delle adeguate vasche di lavaggio dove ci si avvale del principio fisico della gravità specifica rispetto all’acqua presente nei materiali. L’acqua facilita la scomposizione dei rifiuti in una ricca poltiglia di materia organica. Questo materiale è pompato in appositi reattori biologici dove, attraverso un insieme di processi naturali e controllati da un computer, è convertito in fertilizzante, acqua e gas naturale.

Tutto il sistema, che in pratica si autofinanzia, si comporta come una sorgente di energia ecologica che può generare fino a cinque volte l’energia consumata dall’impianto.

Non produce cattivi odori, né microparticelle, né diossina, né alcun tipo di elemento inquinante per l’aria, l’acqua e il suolo. Attualmente il sistema è in uso nella città di Tel Aviv dove, addirittura, la quantità di metano prodotta è sufficiente anche ad alimentare l’intera rete di trasporti pubblici del territorio, riducendo tra l’altro, sensibilmente il livello dell’inquinamento urbano.

Come recita un proverbio degli indiani d’America:

“La terra su cui viviamo non l’abbiamo ereditata dai nostri padri, l’abbiamo presa in prestito dai nostri figli”.

Sarebbe necessario che la nuova Giunta regionale calabrese prenda, sin dai primi giorni dell’insediamento, in serio esame l’opportunità di approfondire con la massima urgenza lo studio di questo sistema innovativo per affrontare e risolvere definitivamente una delle impellenti priorità che “tormentano” tutti i paesi, le città e gli splendidi scorci della nostra Calabria.

Lettera firmata