Rimodulazione delle corse, i pendolari dello Stretto: 'Un importante passo avanti'

Nonostante l'aggiunta di una nuova corsa, i pendolari, in particolar modo gli operatori sanitari, sperano in una distribuzione 'più equa' dei traghettamenti

Alla luce della rimodulazione degli orari dei collegamenti marittimi con l’aumento di una corsa sia da parte di Caronte & Tourist che della compagnia Blujet mediante mezzi veloci e con la possibilità di poter usufruire del traghettamento da Villa S. Giovanni a Messina Tremestieri soprattutto per chi è impegnato nei centri Covid, c’è da sottolineare come i pendolari sanitari dello stretto di Messina possono esprimere parziale soddisfazione per quello che è indubbiamente da considerare un passo avanti rispetto alla situazione drammatica che abbiamo fin qui vissuto dall’inizio di questo stato di emergenza.

Questo perché la mancata rimodulazione delle corse mattutine con lo spostamento della seconda corsa tra Messina e Villa San Giovanni tra le 9 e le 10 non risolve il disagio di coloro che terminano il turno di servizio notturno, difficoltà che emergono anche per la presa di servizio pomeridiana, essendo per buona parte scoperta la fascia oraria mattutina.

Premesso ciò, ci sentiamo in dovere di ringraziare l’On. Francesco Cannizzaro, deputato della Repubblica, che, mostrando  grande solidarietà e vicinanza nei nostri confronti, ha perorato la nostra causa,  sin dai primi giorni di disagio, contrattando direttamente e con assoluta costanza sia con il Ministero dei Trasporti che con la Regione Sicilia, in particolare nella persona dell’assessore delle infrastrutture e  della mobilità, per l’incremento delle corse di traghettamento giornaliere. Si ringrazia l’On. Francesco D’Uva, anch’egli deputato della Repubblica, per la trattativa portata avanti con la Regione Sicilia per rendere possibile a noi sanitari il transito con i vettori di Bluferries che collegano il porto di Villa San Giovanni con il porto di Messina-Tremestieri.

Fondamentale l’impegno ed il lavoro dell’Assessore alle Infrastrutture, Pianificazione e sviluppo territoriale, Pari opportunità della Regione Calabria Ing. Domenica Catalfamo che intercedendo, anche lei in prima persona, sia con il MIT che con la regione Sicilia e con il Presidente dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto di Messina, ha ottenuto questo primo risultato, che ci si augura, possa quanto meno alleggerire i tempi di attesa  per i rientri presso i rispettivi domicilio.

Un sentito ringraziamento allo stesso Presidente dell’Autorità portuale, ing. Mario Paolo Mega, il quale ha dimostrato grande sensibilità nei confronti della nostra categoria, interfacciandosi con noi nella serata di Sabato e nella mattinata di Domenica quando si è svolto il tavolo tecnico per il riordino degli orari di traghettamento. Un  grazie al Dott. Domenico Battaglia che, come componente del Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale dello stretto, ha sostenuto la nostra causa all’interno dei tavoli tecnici che si sono svolti per la riprogrammazione dei traghettamenti.

Un sentito riconoscimento all’intermediazione del Direttore Laganga che in qualità di coordinatore per l’emergenza Covid 19 per l’area metropolitana di Messina ha fin qui svolto e tuttora sta svolgendo l’importante ruolo di nostro portavoce nei tavoli tecnici che si sono tenuti in queste settimane con rappresentanti delle istituzioni politiche locali, con l’autorità portuale e con i rappresentati delle compagnie di navigazione. La gratitudine va estesa, infine, ai Presidenti degli Ordini dei Medici di Reggio Calabria e Messina (Dott, Pasquale Veneziano e Dott. Giacomo Caudo) che ci stanno sostenendo in questa battaglia per tutelare i nostri diritti.

Si auspica che nel corso dell’evoluzione dello stato di emergenza si riesca a sensibilizzare in maniera più incisiva il presidente della Regione Sicilia ed i Ministeri dei Trasporti e della Salute affinché adeguino le corse delle navi traghetto, sia in numero che nella distribuzione durante l’arco della giornata, ad orari più consoni alle esigenze soprattutto degli operatori sanitari (tenendo in considerazione che i nostri turni giornalieri si sviluppano su tre fasce orarie: principalmente 8-14, 14-20 e 20-8) ed infine per evitare pericolosissimi assembramenti quando il flusso degli utenti aumenterà inevitabilmente.