Comune di Reggio, le due idee del Pd per la Giunta: ma la nomina arriverà a gennaio
Briante irremovibile, Martino o Bonforte per la futura Giunta Battaglia. Ancora mal di pancia dentro la maggioranza, prevista una riunione per ricucire lo strappo. Altrimenti sarà paralisi amministrativa...
09 Dicembre 2025 - 17:17 | di Pasquale Romano

Nessun nuovo assessore sotto l’Albero del Comune di Reggio Calabria. Nei giorni scorsi, le due modifiche all’assetto già anticipate nei giorni precedenti: Mimmetto Battaglia nominato vice sindaco al posto di Paolo Brunetti, “dimissioni” di Mary Caracciolo, firmate nella giornata di sabato ma protocollate soltanto oggi dagli uffici comunali a causa del Ponte dell’Immacolata.
Una pagina triste, non la prima per questa amministrazione, quella legata all’ormai ex assessore. Nominata in completa autonomia dal sindaco Falcomatà tre settimane fa….e per lo stesso motivo (la mancata condivisione con il Pd) allontanata come se nulla fosse. Modus operandi dai quali sarebbe bene che le prossime amministrazioni comunali si distanziassero anni luce.
Salvo sorprese, tranne l’ufficialità della decadenza del ‘sindaconsigliere’ Falcomatà che arriverà entro la fine del mese, non ci saranno altre modifiche per il 2025. L’attuale vice sindaco e prossimo f.f. Mimmetto Battaglia, opererà con calma le successive mosse, a partire proprio dall’erede di Mary Caracciolo.
Secondo quanto raccolto, sono due le piste privilegiate in casa Pd -con il benestare di Falcomatà- riguardo l’assessore che farà parte dell’esecutivo nel 2026, le tempistiche infatti non sembrano essere strettissime.
Indiscrezioni e rumors insistenti vanno in direzione di quello che sarebbe un ritorno a Palazzo San Giorgio e di una novità, ovvero Angela Martino e Valeria Bonforte. Già avvicinata da esponenti di maggioranza nei mesi scorsi per rientrare in Giunta, Angela Martino in questi giorni è tornata ad essere corteggiata dal Pd, partito (dopo il passaggio a Sinistra Italiana) che in ogni caso è pronta a riabbracciare.
Già assessore con delega alle attività produttive, Martino è stata apprezzata in passato per il lavoro svolto: tutti i dossier da lei trattati (mercato coperto di Via Filippini, hotel Miramare, Piazza del Popolo e riordino dei mercati, studio dehors ed altro) sono rimasti praticamente immobili dal suo allontanamento, segno tangibile della scelta evidentemente errata -non l’unica- compiuta dal sindaco Falcomatà.
Martino sarebbe tentata dalla possibilità, ma allo stesso tempo apparirebbe non troppo convinta, a causa dei pochi mesi a disposizione per riuscire ad incidere concretamente all’interno della macchina amministrativa già frequentata in passato. L’altra idea del Pd per il posto all’interno della Giunta rimasto vacante dopo l’addio di Mary Caracciolo porta invece a Valeria Bonforte, attuale segretaria cittadina dem, che per la prima volta entrerebbe a far parte dell’amministrazione comunale.
Sembra invece definitivamente sfumata la possibilità di rivedere all’interno dell’esecutivo Anna Briante, secondo indiscrezioni irremovibile anche negli ultimi giorni rispetto all’eventualità di far parte della Giunta Battaglia dopo il rifiuto già espresso nelle scorse settimane.
Da ricordare che in Giunta, dopo la decadenza del sindaco Falcomatà, sarà disponibile anche una seconda postazione. Al momento però non ci sono impulsi concreti o paternità da assecondare, anche alla luce dello strappo definitivo con Rinascita Comune. Toccherà a Mimmetto Battaglia, in qualità di f.f., decidere quando e come assegnare l’assessorato, che anche in quella circostanza potrebbe finire nelle mani del Partito Democratico.
All’attuale vice sindaco il compito, in questo caldo e poco affettuoso dicembre, di ricucire gli strappi ancora esistenti dentro la maggioranza, come confermato dall’odierna commissione bilancio, che ha visto la mancata approvazione di debiti fuori bilancio a causa dei voti contrari o astensioni di alcuni consiglieri di csx.
Segnale evidente di un mal di pancia che persiste e che sarà oggetto di una riunione interpartitica di maggioranza tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima. Va bene non correre più il rischio di scioglimento anticipato e arrivo dei commissari a Palazzo San Giorgio, grazie alla buona qualità della colla che tiene attaccati tutti i consiglieri comunali alla poltrona.
Ma alla ‘maggioranza’ -o quel che ne rimane- serve avere un minimo di unità e soprattutto i numeri all’interno dell’Aula Battaglia per poter arrivare alle elezioni di maggio. Altrimenti sarà solo una pantomima di 5 mesi buona per incassare lo stipendio, con le attività del Comune completamente paralizzate sino all’appuntamento con le urne. Come non mai, una liberazione che finalmente farà calare il sipario su questa tragicomica fase finale di amministrazione….
