Discordia tra istituzioni, Falcomatà risponde all'ASP: 'Nessuna comunicazione pervenuta'

Al centro del dibattito tra il primo cittadino ed i Commissari ASP, l'ordinanza e le mosse da mettere in atto per la situazione Covid di Reggio Calabria

Come in una partita a ping pong, la palla rimbalza tra il sindaco Falcomatà e l’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria. L’uno punta il dito contro l’altro, mentre i cittadini assistono alla discordia tra le istituzioni.

La replica del sindaco Falcomatà all’ASP

In una nota pubblicata pochissimi minuti fa, il sindaco Giuseppe Falcomatà ha detto:

“In merito al comunicato diramato in queste ore dai Commissari dell’Asp di Reggio Calabria, il primo dopo mesi di silenzio assoluto sull’emergenza Covid che investe ormai dalla scorsa primavera il nostro territorio, con gravi rischi per la salute dei nostri concittadini, è utile precisare che ad oggi presso il Comune di Reggio Calabria nessuna comunicazione è pervenuta circa l’ipotesi di sospensione delle attività didattiche in presenza nelle scuole cittadine”.

Il tema scottante delle scuole chiuse a Reggio Calabria

Il primo cittadino, sempre sul tema della chiusura delle scuole a Reggio Calabria, continua:

“La dichiarazione resa pubblicamente, per la quale la stessa Asp avrebbe informato già da diversi giorni, dei rischi legati all’attività scolastica, il Dipartimento Salute della Regione Calabria, appare grave ed offensiva nei confronti dei reggini, ed in particolare di tutta la comunità scolastica, degli studenti, delle famiglie, degli insegnanti, degli operatori e naturalmente dei Dirigenti Scolastici che negli ultimi giorni hanno messo in campo tutti gli sforzi possibili per garantire la continuità delle attività scolastiche in presenza, nonostante le gravi difficoltà dovute a ripetuti casi di positività riscontrati nelle classi e quindi all’attivazione delle procedure previste dai protocolli”.

Il primo cittadino ha spiegato anche:

“Ci sarebbe da chiedersi come mai i Commissari dell’Asp di Reggio Calabria non abbiano ad oggi ritenuto comunicare al Comune, massima autorità sanitaria cittadina, alcuna valutazione ufficiale circa l’ipotesi di chiusura delle scuole, a differenza di quanto avvenuto in altre province calabresi, dove le Asp hanno comunicato ai sindaci la necessità di interrompere le attività didattiche in presenza.

Ed al contempo c’è da domandarsi come mai il Dipartimento Salute della Regione, a quanto pare informato dalla stessa Asp dei rischi sopraggiunti, non abbia provveduto a trasferire la stessa comunicazione al Comune ed al Sindaco, soggetto deputato ad emettere un’eventuale ordinanza di sospensione delle attività didattiche”.

Per tale motivo Falcomatà, nel corso della diretta di ieri, ha annunciato la nuova ordinanza:

“In assenza di comunicazioni ufficiali, mi sono premurato nella giornata di ieri, a chiedere all’Asp una valutazione in tal senso, decidendo inoltre di convocare d’urgenza per questa mattina una riunione della task force socio sanitaria istituita presso il Comune e della quale la stessa Asp fa parte, senza ricevere purtroppo alcuna risposta in merito dai rappresentanti dell’azienda, al vero già assenti in occasione della prima riunione di costituzione della stessa task force“.

Il trasferimento di alcuni pazienti a Gioia Tauro

Falcomatà ha concluso:

“Apprendo infine con soddisfazione la comunicazione pubblicamente resa dai Commissari Asp, circa il trasferimento dei pazienti paucisintomatici presso la struttura di Gioia Tauro, entro la giornata di domani sabato 14 novembre, così come da ordinanza da me emessa nella giornata di ieri e cosi come concordato nell’ambito dell’ultimo tavolo sull’emergenza sanitaria convocato presso la Prefettura di Reggio Calabria.

Nella certezza che gli stessi pazienti possano essere assistiti in maniera adeguata e sicura, dal personale sanitario, medico e paramedico, che l’Azienda Sanitaria avrà nel frattempo provveduto a contrattualizzare, spero che questo possa costituire la più opportuna soluzione finalizzata a decongestionare l’attività del Grande Ospedale Metropolitano, del personale e delle strutture, che in queste ore ha rappresentato una concreta difficoltà a gestire un eventuale ulteriore aggravarsi dell’emergenza ed il contestuale ricovero di un alto numero di nuovi pazienti”.