Miramare, i legali: 'Impugneremo la sentenza, Marcianò ritenuta non credibile'

Parlano i tre legali di Falcomatà, Muraca e Anghelone: 'Attendiamo le motivazioni e valuteremo le varie iniziative'

Terminato il processo di primo grado sul caso Miramare, con la condanna di un anno e quattro mesi a Giuseppe Falcomatà e di un anno a tutti gli altri imputati per il reato abuso di ufficio, si pensa adesso a quello che succederà nei prossimi mesi e a come si comporteranno i singoli imputati, primo fra tutti il sindaco Falcomatà.

Ai nostri microfoni sono intervenuti subito dopo l’udienza gli avvocati Marco Panella, Sergio Laganà e Francesco Meduri rispettivamente difensori di Falcomatà, Muraca e Anghelone.

Avv. Panella: ‘Impugneremo la sentenza, Marcianò non ritenuta credibile’

“C’è poco da commentare. La sentenza ha riconosciuto solo l’ipotesi di abuso di ufficio – spiega il difensore di Giuseppe Falcomatà – Sul falso è evidente che non è stata creduta la teste Angela Marcianò e questo ha comportato l’assoluzione. Leggeremo le motivazioni e sicuramente impugneremo la sentenza. Valuteremo le varie iniziative”.

Avv. Meduri: “Aspettiamo di leggere le motivazioni’

“Attendiamo di leggere le motivazioni e ci prepariamo per l’appello – spiega il  legale di Saverio Anghelone – Abbiamo necessità di valutare le motivazioni che hanno condotto il Tribunale a questa decisione e poi valuteremo. Si è ritenuto all’interno dell’organo collegiale una responsabilità da parte di tutti i componenti della giunta”.

Avv. Laganà: ‘Le sentenze si commentano con gli atti di appello’

“Le sentenze si commentano con gli atti di appello, con l’impugnazione – esordisce il legale di Giovanni Muraca – E’ stato un iter lungo e complesso e anche molto enfatizzato. Secondo la nostra tesi la delibera era lecita. Attendiamo le motivazioni e valuteremo le decisioni da prendere”.