Sit-in UIL al GOM, Azzarà: 'Longo perso nelle sue bellissime sciarpe'

Che fine ha fatto il Commissario ad acta della sanità calabrese? Secondo il segretario UIL "farebbe meglio a lasciare il suo incarico"

Un sit-in di protesta non contro il GOM, bensì in suo favore. È così che Nuccio Azzarà, Segretario Provinciale della UIL ha definito la manifestazione organizzata dalla sigla sindacale nel parcheggio del presidio ospedaliero di Reggio Calabria.

Nei giorni scorsi, infatti, proprio la UIL aveva acceso i riflettori sulla questione sanitaria della città dello Stretto e, ancora di più, quella riguardante il personale e le liste di attesa.

“Non potremmo mai attaccare l’unico punto di riferimento sanitario che ci è rimasto”.

Il sit-in della UIL al GOM

Sit In Uil Azzarà 2

“Abbiamo bisogno di prestazioni sanitarie di qualità, che adesso non si riesce ad offrire, non a causa del Covid. La struttura soffre da tempo per problematiche attinenti la carenza di personale, di tecnologia.

Basti pensare che questo ospedale, se si dovesse fare un paragone con l’azienda ospedaliera di Catanzaro il “Pugliese Ciaccio”, conta 150 posti letto in meno e 700 unità di personale in meno. Se si tiene poi conto che la città di Catanzaro conta 90 mila abitanti, quindi la metà rispetto a Reggio, questo diventa un fatto incomprensibile”.

Azzarà aggiunge:

“Così come è incomprensibile che inviamo i pazienti Covida Catanzaro. Così come mentre il Comune di Catanzaro ha 15 ambulanze, Reggio ne conta solo 2 per servire le emergenze/urgenze di 150 mila abitanti. Io vorrei chiedere a chiunque, facciamo esempio Hitachi, con 700 dipendenti in meno che carrozze ferroviarie potrebbe costruire? Con la differenza che qui non parliamo di macchine. Qui si salvano vite”.

Che fine ha fatto Longo

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Il Segretario della UIL torna a parlare anche del lavoro svolto sino a qui dal Commissario ad Acta della sanità in Calabria si trova al momento “avviluppato nelle sue bellissime sciarpe”.

“È affaccendato in altre faccende. Sembra che di tutto si interessi meno che della sanità calabrese. Riteniamo che farebbe meglio a lasciare il suo incarico a qualcuno con maggiori competenze”.

E sul probabile valzer dei commissari, in caso di dimissioni e di nuova nomina, così come già avvenuto nel mese di novembre, Azzarà commenta:

“Anziché avere una struttura che non funziona, quella commissariale regionale, è meglio non averla affatto, così si evitano danni”.

Trasferimento pazienti

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Azzarà ha parlato anche del “blocco dei ricoveri” che poi esattamente blocco non è. Il Grande Ospedale Metropolitano ha infatti chiarito che i ricoveri non si sono mai fermati e che alcuni pazienti sono stati trasferiti quando ce n’è stata la necessità.

“Si tratta di una contraddizione in termini. Un hub di levatura regionale che arrivato a 100 ricoveri va in tilt, è incomprensibile. Dovrebbe avere maggiore personale e maggiori posti letto per il Covid.

Il problema sono le liste di attesa che si stanno paurosamente ingigantendo per tutte le altre patologie. Quindi, che senso ha salvarsi per il Covid e morire per morire per un tumore o una frattura femorale? Abbiamo intere divisioni accorpate, liste di attesa che non finiscono mai. Questi è un problema di sindacati e cittadini o dovrebbe interessare la politica?”.