Sanità commissariata in Calabria, Spirlì: 'Ho suggerito un nome a Conte'

Durante un'intervista a Radio Capital, Nino Spirlì ha parlato della nomina di Zuccatelli, dell'ipotesi Strada e della proroga del Decreto Calabria

Il presidente facente funzioni della Regione Calabria torna a parlare del commissariamento della sanità. Ospite delle più disparate trasmissioni in questi ultimi giorni, Nino Spirlì così come fatto dal suo predecessore, Jole Santelli, fa emergere la voglia di non far spegnere all’Italia i riflettori puntati sulla regione meridionale.

La verità di Spirlì sul commissariamento della sanità in Calabria

L’ultima fra le interviste rilasciate dal presidente facente funzioni della Regione Calabria è quella a Radio Capital, durante la quale ha parlato della nomina di Zuccatelli e della scelta, da parte del Consiglio dei Ministri, di prorogare il commissariamento della sanità con il Decreto Calabria bis.

“Con Giuseppe Zuccatelli c’è stata una sola telefonata di passaggio poi non l’ho più sentito. Ho creduto che la Calabria avesse bisogno di decisione ferme e mi sono assunto la responsabilità in queste ore dell’emergenze nell’emergenza Covid. Io sulla nomina non ho potere decisionale, ho semplicemente consigliato nel corso del Consiglio dei Ministri di evitare la continuità. Ora se ne dovrà andare anche lui e speriamo che questa volta la scelta sia più condivisa. Io stesso ho scritto al presidente Conte indicando un nominativo che può essere persona eccezionale, ma massimo riserbo sarà il Cdm a decidere”.

L’ipotesi di una collaborazione con Gino Strada

Già nei giorni scorsi, Spirlì aveva messo ben in chiaro la sua posizione in merito ad una possibile nomina del medico fondatore di Emergency:

“Non abbiamo bisogno di fenomeni. In questo momento abbiamo bisogno di grandi professionalità e non riesco a capire perché oltre all’ingiuria del commissariamento dobbiamo sopportare e subire anche l’ingiuria di non avere un commissario che venga scelto tra le enormi ed eccelse professionalità che abbiamo in Calabria.

Sicuramente Gino Strada è uno dei personaggi più importanti per quanto riguarda gli aiuti in tutto il mondo. Il problema che qui – insiste Spirlì – non c’è bisogno di Gino Strada ma di un commissario ad acta che conosca bene il territorio e non capisco perché non debba essere del territorio. Perché si deve mortificare il popolo calabrese come se fosse composto da minus habens?”.