Reggio, cantiere in Via Marina. A che punto siamo? Brunetti: ‘2° lotto quasi ultimato. Ma c’è un rischio…’
Il tic tac dell'orologio scorre inesorabile, perchè i fondi provengono dal PNRR e la "data di scadenza" per portare a compimento l'intervento è quella del 2026
07 Novembre 2025 - 16:48 | di Eva Curatola

Reggio “città cantiere“. Un appellativo che non deve esser letto per forza con un’accezione negativa, ma che rispecchia sicuramente lo stato delle cose. I reggini, ormai, sono abituati a vedersi circondati da delimitazioni, transenne, reti arancioni ed a domandarsi, a dispetto del cartello illustrativo, “chissà quando finiranno?”. Perchè ben vengano opere e progetti che riqualifichino la città, ma nel rispetto dei tempi, per non rischiarare di incorrere in un lungo elenco di incompiute.
Un esempio emblematico, di questi ultimi mesi, è quello del cantiere che interessa il lungomare, che non pochi disagi ha causato alla circolazione del centro storico e che è ormai “fuori corso” da maggio.
Via Marina, a che punto è il cantiere del lungomare
Per l’opera è stato necessario un finanziamento importante, da 3,5 milioni di euro, per riqualificare l’intersezione tra la Via Marina ed il Corso Matteotti, dando una nuova vita a ciò che già c’è e migliorarlo, rendendolo anche più fruibili a turisti e cittadini. Il tic tac dell’orologio, però, scorre inesorabile, perchè i fondi provengono dal PNRR e la “data di scadenza” per portare a compimento l’intervento è quella del 2026.
Ma qual è lo stato attuale dell’arte? E quale il futuro? A fare il punto sulla situazione è stato il vicesindaco Paolo Brunetti, ospite dell’ultima puntata di Live Break, che ha confermato le tempistiche, aggiungendo ulteriori dettagli:
“Si, i lavori dovranno essere conclusi entro e non oltre il 2026, trattandosi di fondi PNRR. Però mi permetto di specificare che l’intervento non è “solo”, come molti credono, il rifacimento del marciapiede. Si sta lavorando al rifacimento di tutti gli impianti, a quello elettrico a quello idrico. Si sta operando anche sul fronte del verde urbano, rinnovando gli alberi vetusti. Tutto questo richiede dei tempi tecnici abbastanza lunghi”.
La variante della pietra di Lazzaro
Brunetti però è sincero sul fronte dei ritardi, impossibile dire che non ci siano stati e spiega il perchè:
“I ritardi sono dovuti ad una sospensione dei lavori, richiesta dall’amministrazione comunale a seguito di una perizia di variante per utilizzare materiali più idonei all’area di cantiere. In fase di esecuzione dei lavori, infatti, abbiamo deciso di impiegare la pietra di Lazzaro, un modo per creare un contesto più armonioso tra il lungomare nuovo e quello sottostante, oltre che con la passeggiata del Corso Matteotti. Una variante che è stata accolta. Adesso, però, ci troviamo in una fase di difficoltà di reperibilità del materiale. Le cave che producono queste mattonelle hanno difficoltà a farci reperire il materiale al completamento dell’opera, ma comunque siamo a buon punto.
Se passate dalla via Marina ve ne accorgete allungando lo sguardo, su quello che è il secondo lotto che arriva poco prima del palazzo della Prefettura. Siamo quasi in dirittura d’arrivo. L’impianto elettrico è stato completato, così come quello idrico”.
Il rischio per il futuro
Il problema che sorge adesso, però, è un altro. Perché impiegando materiali diversi da quelli previsti nel progetto, la spesa stanziata per la riqualificazione, in un primo momento, non riuscirà a coprire l’intera realizzazione del lungomare, trovandoci così in una situazione analoga a quella del Corso Garibaldi, che presenta diverse pavimentazioni.
“Al momento, con le risorse a disposizione, stiamo lavorando su tre lotti. Il primo che è già stato aperto e che è già fruibile dalla città – ha spiegato il vicesindaco. Il secondo che è a buon punto. Il terzo che partirà a breve, abbiamo immaginato di rimandare l’avvio dei lavori a dopo le festività natalizie, per evitare intasamenti al traffico o comunque difficoltà nella circolazione. Con queste somme si riuscirà a completare questi tre lotti.
I fondi PNRR, come sapete, hanno dei tempi strettissimi sia per la programmazione, sia per il reperimento delle risorse. Reggio Calabria, al sud Italia, è la città che ha reperito più somme dei fondi PNRR ed è una di quelle che sta riuscendo a spenderle nel migliore dei modi, compresa la città metropolitana.
Con questo intervento del lungomare – ha concluso Brunetti – si è optato per una scelta importante. Per noi, la cosa più semplice sarebbe stata partire e cambiare le cementine. Invece abbiamo deciso di riqualificare il lungomare Falcomatà, proprio per l’importanza che ha nella città di Reggio Calabria, andava fatto e con dei criteri non negoziabili”.
