Strage di Stresa, Magorno: ‘Serena sarebbe potuta rimanere in Calabria se la Regione avesse offerto le risorse'

Il sindaco di Diamante si rammarica per la morte della concittadina Serena: ‘C’è un grande senso di sconfitta in noi’

Il Comune di Diamante vuole essere parte civile nel processo che si celebrerà per fare giustizia dopo i tragici fatti di Stresa, dove insieme alle altre 14 vittime ha perso la vita la ventisettenne Serena Cosentino.

Lo ha confermato il sindaco di Diamante, Ernesto Magorno, intervenuto alla diretta del lunedì del magazine di CityNow, Live Break.

“Devo dire che nella famiglia di Serena c’è un atteggiamento di cristiana comprensione, e di richiesta di giustizia. È il nostro stesso atteggiamento. Oggi faremo un Consiglio comunale sul tema. Ma io l’ho detto già in Senato che la sconfitta è che migliaia di ragazze e ragazzi calabresi sono costretti a lasciare la loro Regione per portare fuori la loro esperienza e la loro capacità e Serena era una di queste”.

Il rammarico del primo cittadino è visibile:

“Sarebbe potuta rimanere in Calabria se solo chi rappresenta e governa le istituzioni deputate a farlo avesse messo in campo delle risorse, e ce ne sono, per tenere queste esperienze in Regione. È questo il grande rammarico e il senso di sconfitta che provo, oltre al dolore profondo per la morte di Serena. La rabbia non è un sentimento che appartiene alla mia comunità. Ma c’è una forte richiesta di giustizia”.