Teatro - "Il fetido stagno" torna in Calabria

Reggio Calabria - San Diego, 24000 chilometri A/

Reggio Calabria – San Diego, 24000 chilometri A/R percorsi per portare un prodotto targato Reggio Calabria, dal 21 giugno al 1 luglio, nel cuore pulsante del San Diego International Fringe Festival sesta edizione (California) e al Bi-National Festival di Tijuana (Messico) gemellato al Fringe.  Due debutti internazionali che hanno portato il teatro reggino, calabrese e una nuova drammaturgia da un Sud all’altro del mondo. Non lascia indifferenti IL FETIDO STAGNO (testo e regia di Santo Nicito, con Lorenzo Praticò, musiche di Biagio Laponte e nella versione completa con le luci di Simone Casile, trucco di Nadia Mastroieni) che nasce a Reggio Calabria al Teatro della Girandola e fa la sua world premiere negli States.
È una morsa allo stomaco, infastidisce, commuove. È uno spettacolo assolutamente inatteso e controcorrente per il pubblico americano (forse anche troppo). Duro e sorprendente lo definisce Beth Accomando, giornalista di KBPS testata di San Diego, che in una critica scrive “Il Fetido Stagno ha un brillante design di produzione e lavoro sonoro. Si concentra su un uomo in un manicomio ed è illuminato con meno di una dozzina di torce elettriche. L’oscurità visiva riflette i temi e offre un viaggio minimalista e intenso… vanta una straordinaria sensibilità teatrale che si avvale di semplici oggetti di scena e elementi di design che vengono utilizzati in modo molto efficace.”  “Un viaggio doloroso” “toccante e poetico” dice il pubblico americano, che ha grosse difficoltà a confrontarsi con il tema della follia, considerato a tutt’oggi un tabù, soprattutto esposto con la viva crudezza scelta dal regista Santo Nicito.  “Una sfida emotiva, un capolavoro” lo definisce Gianmarco Busetto, collega della veneziana Farmacia Zoo:è che si è distinto  quest’anno con il suo 9841/Rukeli, che alla fine dello spettacolo non riesce a trattenere la commozione.
Ma per tornare all’avventura di due reggini in America, sono la “capatosta”, uno spettacolo solido, la benzina che ha alimentato il motore di questo viaggio fisico e emotivo.
Vanno. É tutta un’esperienza in crescita, rischiano e si scelgono di recitare in inglese a San Diego al the Geoffrey off Teather, per dare più possibilità al pubblico. A Tijuana recitano in italiano, è più comprensibile ed è subito casa. “Pasaje Rodriguez” storico corridoio culturale dedicato alla arte situato accanto a l’Avenida Revolucion, abbraccia la rivoluzione e la storia de Il fetido stagno grazie a una brillante e intensa messa in scena di Lorenzo Pratico’ e un riadattamento dello spazio del regista Santo Nicito.
Sono cinque le repliche, al Fringe si monta in venti minuti, questa  è la regola per tutti. Partecipano 61 compagnie provenienti da tutto il mondo. Gli  spettacoli hanno modi e codici diversi dai loro (e se in alcuni casi è meraviglia, in altri è smarrita incomprensione), si seguono per avere confronto e feedback sul loro modo di pensare il teatro (e qui forse è stata un’occasione in alcuni casi disattesa), ma comunque ostinatamente vanno!
E adesso ritornano con la ferma convinzione di dover arrivare fino in fondo, perché è giusto, perché questa storia deve essere raccontata, perché è necessario! E quando si torna, pure senza premi dichiarati, si riporta l’esperienza e la soddisfazione di aver portato lo spettacolo in due stati, California e Messico, che sembano due gemelli diversi. Si riportano tanti complimenti e recensioni. Si riporta la consapevolezza che lo spettacolo può essere messo in scena ad ogni latitudine. Si ritorna, si, con una frase tatuata sul cuore…lo que sea sea! Adesso Il fetido stagno è pronto a incontrare l’Italia.
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