Uffici a rischio chiusura a Reggio, Ripepi e Marcianò: ‘Situazione seria e nota da anni’
Audita la dirigente Fedora Squillaci: 'I problemi del Cedir partono da lontano'. Marcianò attacca: 'Non si è fatto nulla e i soldi c'erano'
22 Aprile 2025 - 11:04 | Redazione

Subito dopo il weekend di Pasqua torna a riunirsi la commissione Controllo e Garanzia presieduta da Massimo Ripepi.
Ascoltata la dirigente Fedora Squillaci, “Controllo atti amministrativi, verifiche sulla sicurezza nei luoghi di lavoro negli edifici comunali – misure temporanee a decorrenza immediata” l’oggetto della seduta, ancora priva degli esponenti di maggioranza.
Il presidente di commissione Ripepi ha stimolato la dirigente Squillaci soprattutto sul tema delle eventuali responsabilità, sia dei dirigenti sia del sindaco Falcomatà, sul tema degli edifici comunali a rischio sicurezza.
La dirigente in apertura ha fatto il punto della situazione.
“Ci siamo incontrati con il datore lavoro Minutolo e il responsabile della sicurezza, edificio per edificio sono stati dati i chiarimenti. Non si tratta di atti secretati, ma esistono modelli di protocolli che sono riservati. L’atto di Minutolo era riservato ad alcuni destinatari, ma già circolava prima, quindi significa che c’è un problema amministrativo. Valuteremo con gli uffici dell’avvocatura eventuali querele che proporremo al sindaco”, le parole della dirigente Squillaci.
Rispetto agli stimoli posti da Massimo Ripepi, in particolare rispetto alle responsabilità, la dirigente ha chiarito.
“Siamo ancora in fase di verifica, edificio per edificio si valuteranno eventuali provvedimenti. Il problema di agibilità del Cedir lo conosciamo e parte da lontano non certo da ora o dagli ultimi anni. I dirigenti al momento non hanno responsabilità, si vedrà dopo il verbale. Responsabilità del sindaco? Non lo so, non conosco il contenuto delle note che inviava in passato l’ing. Romano”, la replica della dirigente comunale.
La discussione sul tema delle risorse economiche che l’amministrazione Falcomatà negli ultimi anni non ha messo in campo per intervenire sulla problematica della sicurezza e agibilità degli edifici comunali.
“Il datore di lavoro Minutolo non ha proposto la chiusura degli uffici perchè è pazzo ma perchè voleva tutelare la sicurezza”, ha esordito la consigliera di opposizione Angela Marcianò, che conosce da bene la situazione da ex Assessore ai Lavori Pubblici.
“Sono fatti noti a tutti da anni, conosco bene la situazione edificio per edificio. In passato, si sono dimessi datori di lavoro proprio perché si sono trovati nell’impossibilità di cambiare le cose e garantire la sicurezza.
Con i fondi Pnrr e i Patti per il Sud i soldi sono arrivati, ma non si sono saputi spendere. La mancanza di programmazione e di visione dell’amministrazione si palesa da tanto. Le strutture sono fatiscenti e dal 2017 al 2025 sono arrivati tanti soldi ma non si sono spesi, questo è un dato di fatto”, ha concluso Angela Marcianò.
