Caos Dante Alighieri, doccia fredda per il Cda di Falcomatà: invalida la nomina di Basilicata
Ennesima tappa di una querelle legale tra ateneo, cda, enti, comitati e consorzi vari, da capire adesso quali saranno le ripercussioni e le prossime mosse. Probabile il ricorso del Cda
07 Agosto 2025 - 19:14 | di Pasquale Romano

La designazione del dott. Pasquale Basilicata a componente e presidente del Consiglio di Amministrazione (autoproclamato) dell’Università per Stranieri Dante Alighieri è invalida, in quanto deliberata dal Consorzio Promotore nell’assemblea del 26.7.2024 e basata sulla proposta della Società Dante Alighieri – Comitato di Reggio Calabria, costituita nel 2024 e affiliata alla Società Dante Alighieri nazionale, soggetto però privo dei poteri statutari.
A stabilirlo è l’ordinanza con la quale il Tribunale Civile di Reggio Calabria ha rigettato il ricorso che lo stesso dott. Basilicata aveva proposto contro il Consiglio di Amministrazione presieduto dal dott. Pietro Aloi, sostenendone l’illegittima composizione e conseguentemente l’illegittimità di alcune importanti delibere del recente passato, facendo istanza per l’insediamento del CdA da lui considerato legittimamente designato.
Il Cda di Basilicata, si ricorda, è quello composto al suo interno dagli enti locali: Comune di Reggio Calabria, Città Metropolitana, Camera di Commercio e Comitato della Società Dante Alighieri.
Accogliendo le tesi difensive del dott. Pietro Aloi e del Consiglio di Amministrazione (legittimamente in carica, evidentemente), sostenute con chiarezza, competenza e determinazione dall’avv. Domenico Iofrida, il Giudice ha accertato e dichiarato che l’unica norma che può attribuire il potere di designazione dei membri dell’organo è lo Statuto dell’Ateneo.
Il “nuovo” comitato, pertanto, non subentra affatto, come sosteneva il dott. Basilicata, nella titolarità del potere di proposta o designazione dei membri del CdA dell’Ateneo, e la delibera del Consorzio del 26.7.2024 è inefficace nei confronti dell’Ateneo.
Senza dubbio una decisione importante, che consente al Consiglio di Amministrazione presieduto dal dott. Pietro Aloi, accertato come legittimamente designato e composto, di garantire il funzionamento dell’Università per Stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria, a beneficio degli studenti e del territorio e a tutela della comunità accademica e del personale tecnico amministrativo, in un momento storico connotato da dinamismo, crescita e impegno mai venuto meno.
Dopo l’ultima decisione del Tribunale di Reggio Calabria, ennesima tappa di una querelle legale tra ateneo, cda, enti, comitati e consorzi vari, da capire adesso quali saranno le ripercussioni e le prossime mosse.
Si attende di conoscere la reazione del sindaco Falcomatà, con il cda che prevedibilmente presenterà reclamo al Tribunale collegiale rispetto alla decisione avversa. Infine, adesso che è stato (di fatto) delegittimato il Comitato Locale della Dante Alighieri costituito nel 2024, scenderà in campo direttamente la Società Dante Alighieri di Roma?