A Reggio l’incontro tra le rovine del Monastero di San Filippo di Jiriti col prof. Minuto – FOTO
Il Monastero a Pellaro è un tesoro culturale che racconta mille anni di storia. L'incontro ha sottolineato la necessità di conservarlo come Parco Archeologico
05 Giugno 2025 - 08:50 | Comunicato Stampa

Nel cuore pulsante della storia e della cultura calabrese, le suggestive rovine del Monastero di San Filippo di Jiriti a Pellaro sono state il palcoscenico di un importante evento, volto a riscoprire e salvaguardare un patrimonio inestimabile. Promosso dalla Comunità di San Filippo e introdotto dal dott. Giuseppe Laganà, ha avuto come fulcro l’intervento del prof. Domenico Minuto studioso di fama internazionale e profondo conoscitore del sito.
Il Professor Minuto, la cui frequentazione del Monastero risale al lontano 1963, ha dipinto un affresco storico di un millennio, evidenziando come le rovine siano una vibrante testimonianza di una “fraternità condivisa tra le culture normanna e bizantina”. La sua analisi si è spinta oltre, evidenziando le radici delle influenze greche, latine, arabe ed ebraiche che hanno permeato la regione, riconoscibili persino nei cognomi e nei toponimi locali.

Un momento significativo è stato dedicato alla figura di San Filippo d’Agira, noto come il “cacciatore di diavoli”, e alla sua missione in Sicilia per liberare l’isola da presenze maligne. Il prof. Minuto ha raccontato come la devozione al santo si sia poi diffusa in Calabria, in particolare quando i monaci fuggirono dal dominio arabo in Sicilia, fondando in Calabria e in Basilicata nuovi insediamenti.

Dal punto di vista architettonico, sono state sottolineate le peculiarità strutturali del monastero, in cui convivono armoniosamente elementi bizantini e normanni. È stato evidenziato, ad esempio, un arco ogivale di chiara fattura normanna e l’utilizzo di mattoni con malta bianca, tipici delle costruzioni urbane e bizantine. Un’ulteriore riflessione ha riguardato la capacità unica della chiese romaniche e bizantine di “pregare da sole”.

L’incontro non è stato solo un tuffo nel passato, ma anche un forte appello per il presente e il futuro. I relatori hanno perorato la causa della conservazione del sito come Parco archeologico, piuttosto che optare per una mera ricostruzione. L’obiettivo è permettere ai visitatori di scoprire le sue stratificazioni storiche e di sperimentare la sua pace, il suo silenzio e il suo spirito di preghiera”. È stata rimarcata la necessità di un attivo coinvolgimento della Comunità di San Filippo” e non solo per la tutela di questo significativo patrimonio. L’area del Monastero è un bene comune che travalica i confini geografici della piccola Comunità di San Filippo.

Per quel che riguarda l’aspetto politico-amministrativo sono stati evidenziati gli sforzi messi in atto negli anni per ottenere il coinvolgimento delle Istituzioni, e l’esito di una recente audizione presso la VII Commissione cultura del Comune di Reggio Calabria, un passo fondamentale per garantire la salvaguardia del sito e dare concretezza alle azioni di informazioni e sensibilizzazione.
La giornata si è conclusa con la celebrazione liturgica presso la “Chiesa nuova” ed una Festa di Comunità con la distribuzione di un opuscolo divulgativo contenente le ricerche condotte sul sito.