Rapporto Meridiano, Calabria penultima per qualità della salute
Malattie croniche ad alto impatto in Calabria. Disuguaglianze nell’accesso alle cure e flussi di mobilità sanitaria
15 Ottobre 2025 - 09:12 | Redazione

La Calabria si colloca al penultimo posto tra le regioni per qualità della salute secondo la classifica redatta da Meridiano Sanità Regional Index 2025, con un punteggio di 3,2 su 10, ben al di sotto della media nazionale, che è il 6,1, e a distanza significativa dalle regioni del Nord.
Dati sull’aspettativa di vita e la mortalità
Dai dati contenuti nel rapporto, elaborato dal Teha Group, emerge che l’aspettativa di vita in buona salute è tra le più basse del Paese, con 53,4 anni, contro i 69,7 della provincia di Trento, prima in classifica.
L’aspettativa di vita alla nascita è pari a 82,3 anni, in lieve crescita rispetto al 2024 (82,0). Il tasso di mortalità infantile è di 3,6 decessi ogni mille nati, superiore alla media nazionale (2,5), mentre la mortalità standardizzata per età si attesta a 11,9 decessi ogni mille abitanti, in miglioramento rispetto al 12,2 dell’anno precedente.
Malattie croniche ad alto impatto in Calabria
Sul fronte delle malattie croniche ad alto impatto (cardiovascolari, diabete, cancro, demenze, BPCO e disordini mentali), la Calabria registra un punteggio di 6,8 su 10, in aumento rispetto al 4,5 del 2024.
La comorbidità, ovvero le persone con almeno due malattie croniche, resta stabile al 23,8%.
Disuguaglianze nell’accesso alle cure e flussi di mobilità sanitaria
Persistono inoltre gravi disuguaglianze di accesso alle cure. La copertura degli screening oncologici organizzati resta in Calabria tra le più basse in Italia: 13,4% per lo screening mammografico, 6,3% per quello colorettale e 12,4% per il cervicale.
Sul piano organizzativo, la regione presenta anche forti flussi di mobilità sanitaria verso il centro-nord. Nel 2023 il saldo economico negativo è stato di -191,9 milioni di euro, con un Indice di soddisfazione della domanda interna (Isdi) pari a 0,81, che indica un sistema incapace di coprire pienamente il fabbisogno di cure dei residenti.
Il divario Nord-Sud e le carenze strutturali in Calabria
Il rapporto conferma quindi il divario strutturale Nord-Sud: le regioni meridionali, e in particolare la Calabria, mostrano carenze in termini di prevenzione, infrastrutture sanitarie e capacità organizzativa, nonostante lievi segnali di miglioramento su alcuni indicatori demografici e di mortalità.