Reggio, alberi pericolanti in via Sbarre Inferiori: il Comune ‘sradica’ Aterp
Secondo il Comune l'area è sotto la gestione di Aterp. La decisione del sindaco sull'abbattimento degli alberi in zona sud
28 Ottobre 2025 - 12:35 | di Eva Curatola

Dopo un lungo ‘braccio di ferro istituzionale‘ e segnalazioni rimaste senza seguito, Palazzo San Giorgio rompe gli indugi. Il sindaco Falcomatà, attraverso un’ordinanza, ha disposto l’abbattimento urgente di otto pini lungo via Sbarre Inferiori, tra la Farmacia Igea e via Paolo Suraci, per tutelare la pubblica incolumità e chiudere una vicenda che per troppo tempo è rimasta irrisolta.
Quella che avrebbe dovuto essere una disputa burocratica è diventata una questione di sicurezza pubblica. I residenti hanno chiesto per lungo tempo risposte al Comune, ma la competenza dell’area, sembrerebbe di Aterp, da qui il circolo vizioso che ha causato anni di attese.
Gli alberi pericolanti in via Sbarre Inferiori
In quella stessa zona, il 20 maggio 2023, la caduta di un albero costò la vita all’avvocato Giovanni Pellicanò, 57 anni. E lo scorso 1° ottobre, altri due pini sono crollati improvvisamente, fortunatamente senza danni o vittime, la vicenda, però, ha scatenato nuovamente il timore dei residenti.
Il Settore Ambiente del Comune aveva più volte diffidato Aterp a intervenire, senza ottenere risposta. Le verifiche agronomiche del Servizio Agricoltura e Verde Pubblico hanno poi accertato che le radici dei pini sono compromesse e che il terreno, eccessivamente compatto, genera asfissia radicale e perdita di stabilità. Un quadro preoccupante, aggravato dall’assenza di interventi tempestivi.
Con l’ordinanza dello scorso 24 ottobre, il Comune ha concesso ad Aterp 48 ore per eseguire gli abbattimenti. In caso di mancato intervento, sarà il Comune di Reggio Calabria a procedere in via sostitutiva, addebitando i costi all’ente regionale, come già avvenuto in passato per vicende analoghe.
“La misura è stata adottata – si legge nel provvedimento – per prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano la sicurezza urbana”.
Nella giornata di domani, Palazzo San Giorgio verificherà se Aterp abbia dato seguito – o meno -all’ordine. Se così non sarà, il Comune passerà ai fatti.
Dopo anni di immobilismo, la speranza dei cittadini è che questo apparente ‘braccio di ferro‘ si chiuda finalmente con un risultato concreto: restituire sicurezza e serenità a un quartiere che da troppo tempo vive con la paura di nuovi crolli.
