I versi mediterranei di “Normanni e visi d’arabi” al palazzo della Cultura
17 Dicembre 2017 - 18:15 | di Vincenzo Comi

Si è svolta sabato 16 dicembre presso il palazzo della Cultura di Reggio Calabria la presentazione della silloge di Sebastiano Impalà “Normanni e visi d’arabi”. L’ iniziativa si inquadra in una serie di appuntamenti concertati tra Filippo Quartuccio, delegato alla cultura per la Città Metropolitana e l’ass. culturale Il Giardino di Morgana.
La chiacchierata informale di presentazione del libro tra l’autore Sebastiano Impalà e Domenico Guarna, pres. dell’ass. promotrice, è stata preceduta dai saluti introduttivi degli enti coinvolti. Demetrio Delfino, pres. del consiglio comunale reggino, oltre a portare i saluti del consigliere Quartuccio, ha apportato alla discussione svariati punti di riflessione successivamente analizzati nel corso della serata, come la necessaria collaborazione e sinergia tra enti di promozione culturale ed il ruolo strategico dell’offerta culturale reggina sotto le sue varie sfaccettature, dalle opere custodite presso palazzo Crupi, alle altrettanto significative opere della pinacoteca civica, senza trascurare il talento di tanti artisti o autori reggini che arricchiscono il panorama culturale cittadino.
La parola poi è passata a Angelo Melasi, funzionario del Palazzo della Cultura, che ha ricordato l’iter che ha portato alla realizzazione del polo culturale presentandone le caratteristiche e le uinicità, dalla collezione del museo San Paolo alle numerosissime opere confiscate a Giaocchino Campolo, con le prestigiosissime firme di respiro internazionale come Dalì e Guttuso. Il palazzo della Cultura è quindi un vero faro su due principi che devono rappresentare il futuro per questa città, Cultura e Legalità.
Successivamente la serata è entrata ancora di più nel vivo con il sentito messaggio inviato dall’editore Maurizio Vetri dell’omonima casa editrice che ha fatto da prologo alla chiacchierata di presentazione tra Impalà e Guarna. Tanti i temi trattati, dall’origine siciliana dell’autore, alla visione mediterranea della città di Reggio, al ruolo di collante della poesia e della cultura per la società, ai sentimenti condensati nelle poesie contenute nella silloge.
La serata è stata arricchita dalla lettura della bravissima Daniela Scuncia, di alcune poesie particolarmente significative.