Aeroporto, Medicina a Reggio e Autonomia: Cannizzaro a tutto campo

'Aeroporto salvato con i fatti e non chiacchiere, per medicina no a campanilismi. Autonomia può essere un'occasione', le parole del deputato di Fi

Francesco Cannizzaro ospite della redazione di CityNow. Il deputato di Forza Italia, fresco dei 4 emendamenti da quasi 8 milioni di euro a sua firma (Lido Comunale, ritorno dei municipi, terme di Antonimina e borgo di Pendidattilo) ha affrontato le tematiche più caldi riguardanti il territorio reggino.

“Aeroporto di Reggio, è il momento del rilancio”

Il 2023 sembra poter essere davvero l’anno in cui inizierà il rilancio del Tito Minniti. Per vedere uno scalo completamente rinnovato e con un numero di voli e passeggeri decisamente superiore bisognerà attendere, ma il processo di sviluppo è già partito.

“C’è un’attività continua non solo a difesa dell’Aeroporto di Reggio Calabria, ma anche per il suo rilancio. Confermiamo che la gara per gli oneri di servizio pubblico con un finanziamento della Regione Calabria di 15 milioni di euro dovrebbe consentire i collegamenti 3 volte la settimana con Torino, Venezia e Bologna.

Questo va ad aggiungersi allo sforzo di Sacal per il raddoppio su Milano e Roma con ITA. Un primo passo fondamentale per dare solidità allo scalo. Continueranno le attività per attrarre passeggeri dalla città di Messina e quindi con un collegamento intermodale marittimo.

Prime attività che comunque daranno un segnale nel 2023 di avvio di processi da un punto di vista infrastrutturale. Alcuni di questi si completeranno nel 2024 e l’aeroporto di Reggio Calabria dovrebbe essere rinnovato completamente, in tutte le sue parti entro il 2026“.

Le parole di Marco Franchini (amministratore unico di Sacal) ai microfoni di CityNow hanno delineato il presente e il prossimo futuro dello scalo reggino.

Cannizzaro si allinea all’ottimismo di Franchini.

“Sono particolarmente soddisfatto di come stanno procedendo le cose, si avvicina concretamente il rilancio definitivo. Tutti i percorsi vanno in un’unica direzione, ovvero mettere subito a terra i 25 milioni destinati al Tito Minniti, per renderlo finalmente appetibile, moderno ed efficace, non solo sotto il profilo tecnico ma anche per l’utenza che lo deve utilizzare. I 25 milioni sono fatti e non chiacchiere come sosteneva qualcuno”, evidenzia con orgoglio il deputato di Forza Italia.

Dal triste passato e ad un presente di transizione, si spera di poter passare il prima possibile ad un futuro radioso per lo scalo reggino.

“La scommessa possiamo considerarla già vinta, avendo salvato il Tito Minniti dal baratro, sarà completamente vinta quando i lavori saranno completati e a Reggio Calabria arriveranno tanti altri voli e le compagnie low-cost. Tra le idee progettuali -evidenzia Cannizzaro- c’è il coinvolgimento della Sicilia e Messina in particolare, quest’ultimo comune partecipe ai tavoli di dialogo. Questa è l’infrastruttura principale della nostra città, e merita di essere all’altezza”.

“Medicina a Reggio? No a campanilismi, iter complesso”

Medicina a Reggio Calabria, il dibattito si infiamma in un triangolo tutto calabrese che vede coinvolti (con polemiche annesse) anche Catanzaro e Cosenza. Quale il pensiero di Cannizzaro?

“Da esponente politico che ama profondamente Reggio Calabria, non potrei che essere d’accordo rispetto all’istituzione di un eventuale corso di laurea in Medicina. Ma questo dibattito, che è interessante, non deve essere fine a sè stesso o campanilistico.

Io dico che i corsi di laurea in Medicina in una regione con le nostre difficoltà nel settore sanitario ben vengano, ma ricordo che c’è un iter lungo e complesso, quindi non vorrei rimanesse uno sterile dibattito.  Ci potrebbero essere le condizioni concrete ma ribadisco non voglio sia strumentale, soltanto perchè vede Catanzaro e Cosenza protagoniste di un botta e risposta”, le parole del deputato reggino.

“Autonomia differenziata? Si, ma…”

L’autonomia differenziata, a livello nazionale, rappresenta il tema più dibattuto tra le forze politiche, con l’opposizione fermamente contraria rispetto al ddl del ministro Calderoli. “Rischia di spaccare in due il Paese con conseguenze disastrose per la Calabria”, il pensiero espresso dal Pd calabrese, guidato dal segretario regionale Nicola Irto.

“Se andiamo sul Corso Garibaldi e chiediamo a 10 persone cosa pensano dell’autonomia, tutti si dicono contrari. Ma se chiediamo loro di entrare nel merito, avrebbero difficoltà ad addentrarsi nelle motivazioni. Bisogna sfatare i luoghi comuni e spiegare cosa è davvero, ovvero una grande possibilità non solo per la Calabria ma tutte le regioni del sud”, la premessa di Cannizzaro.

Il responsabile per il  sud di Forza Italia evidenzia l’importanza di evitare no a priori e al contempo la necessità di superare il concetto di spesa storica che rischierebbe di ingabbiare la Calabria.

“È un tema che questo Governo sta già avviando con il ministro Calderoli, ma non potrà trovare conclusione se il Meridione non avrà condizioni vantaggiose. In linee generali potrebbe sembrare mortificante per il sud, ma bisogna entrare nel merito, io dico invece che ci sono regioni del sud che potrebbero essere protagoniste di questa riforma, penso ad esempio all’enorme possibilità che ha la Calabria con le sue energie rinnovabili.

Quindi non dico ‘no’ per partito preso, ma parliamone e discutiamone disegnando nuovi scenari per la Calabria e per il Sud. Siamo nel 2023, l’Italia non può viaggiare a due velocità. In questo senso l’autonomia si presenta come una ghiotta occasione, ma uno degli elementi principali è il superamento della spesa storica. La Calabria è molto indietro e questo divario importante va considerato”.