Nuova Narcos Europea, disarticolata la cosca Molè': 'Ndrina potentissima, tutt'altro che in disarmo'

Un'indagine da manuale e completa che ha portato a numerosi arresti (36)

“Tutt’altro che in disarmo”.

Gli inquirenti intervenuti nel corso della conferenza stampa di questa mattina, in riferimento all’operazione ‘Nuova Narcos Europea‘, precisano la forza e la capacità offensiva di alto livello della cosca Molè, nell’ultimo periodo, ritenuta da alcuni, una ‘ndrina di minor livello. L’operazione ‘Nuova Narcos Europea‘ evidenzia invece una cosca potentissima e capace di operare in tutta Italia e oltre i confini nazionali.

Nuova Narcos Europea, arresti in tutta Italia

Nella notte è stata eseguita un’operazione che ha interessato infatti tutto il territorio nazionale. Dalle prime ore di questa mattina è in corso – coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri  – una vasta operazione contro le cosche di ‘ndrangheta del versante tirrenico reggino e della Piana di Gioia Tauro.

Un’operazione che coinvolge prevalentemente la cosca Molè e che evidenzia l’operatività della cosca sulla Piana di Gioia Tauro tra armi, traffico stupefacenti e detenzione e porto illegale di armi, estorsione, riciclaggio, intestazione fittizia di beni, non solo sul territorio calabrese ma anche fuori dai confini regionali e nazionali.

Nuova Narcos Europea, il questore Megale: ‘Disarticolata la cosca Molè’

Il Questore di Reggio Calabria Bruno Megale spiega per primo l’operazione di questa notte:

“E’ l’ennesima dimostrazione della presenza della Polizia di Stato sul territorio della Piana che da sempre vede la presenza di organizzazioni criminali molto ramificate ed efficaci che hanno interessato tutti gli aspetti economici. La cosca Molè è operativa soprattutto sul traffico delle sostanze stupefacenti. E’ stata disarticolata una delle più dure organizzazioni in ambito europeo. Non era soltanto operativa sul traffico degli stupefacenti ma imponeva le regole della ‘ndrangheta in vari settori. i Molè si sono adattati anche alle più moderne tecnologie applicate sull’intero territorio nazionale”.

Messina: ‘Cosca Molè dalla grande capacità offensiva’

Presente all’interno della sala Calipari della Questura di Reggio Calabria anche il Procuratore Giovanni Bombardieri, e il Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato Francesco Messina:

“Si tratta di una vastissima operazione che ha riguardato l’intero territorio nazionale, anche se il territorio reggino ha una particolare importanza. L’operazione è rilevante perchè la cosca Molè ha una grande capacità offensiva anche all’estero come ad esempio in Svizzera. L’operazione mette in rilevanza proprio l’offensività criminale. La cosca ha operato in diversi territori con le stesse identiche modalità in cui operava nel suo territorio d’origine. Oltre 54 fermi sono stati eseguiti in Lombardia con estorsioni e attività criminali a tappeto. Non esiste più una differenza territoriale dell’agire mafioso, lo spaccato di questa indagine è che c’è la medesima attività mafiosa in tutta Italia. La cosca Molè, monitorata per circa un paio d’anni è riuscita a portare in Italia oltre una tonnellata, peraltro nel periodo di lockdown, di cocaina e aveva una notevole capacità offensiva. La cosca ha infine assunto una ricchezza tale da avere un controllo militare e da manuale nel nord Italia. Oltre 3 milione di euro sono stati sequestrati da tre Procure. Non è vero dunque che la cosca Molè era in disarmo. Anzi, tutt’altro”.

Bombardieri: ‘Elementi forti provati da dati concreti’

Infine il procuratore Giovanni Bombardieri evidenzia la forza della cosca Molè:

“Parliamo di una delle due famiglie più potenti del territorio. A Milano e Firenze, in questo momento si stanno svolgendo altre conferenze stampa. I collegamenti non sono solamente a livello nazionale ma anche a livello internazionale con vicende centrali anche in Spagna. Un’attività che si è articolata in vari settori come il mercato del pesce. La cosca Molè imponeva il conferimento del pescato e dell’acquisto del pescato in maniera violenta e in un modo in cui non veniva lasciato spazio ad altre aziende. L’indagine dà uno spaccato di quanto sia forte la cosca Molè. E’ un’indagine sottoposta ancora al vaglio del GIP ma riteniamo di poter affermare che gli elementi raccolti sono forti e provati da dati concreti come le numerose intercettazioni”.

QUI IL VIDEO DELLA CONFERENZA