Comune di Reggio-Corte dei Conti, il 'duello' sul piano di rientro prosegue

Incontro a Catanzaro, presenti il sindaco f.f. Brunetti e l'assessore Calabrò. Scadenza rendiconto, nuova diffida della Prefettura ?

L’oramai celeberrimo piano di rientro decennale del Comune di Reggio Calabria sembra non avere mai fine. Lo scorso 31 dicembre si è concluso il lungo percorso di risanamento del bilancio, che vincolava l’amministrazione ad una serie di obblighi. E’ ancora presto però per poter brindare ad un decennio di ‘lacrime e sangue’, per due ragioni distinte e separate.

La prima riporta allo stato, ancora oggi, di ente ‘strutturalmente deficitario’ per il Comune di Reggio Calabria. I parametri di strutturale deficitarietà, vengono modificati periodicamente dal Ministero e quasi sempre viene chiesto agli enti locali di adottare condotte più virtuose.

Di recente, sono state apportate nuove modifiche che hanno comportato dei cambiamenti nei parametri, il Comune di Reggio Calabria saprà soltanto dopo la presentazione di rendiconto se avrà superato lo stato di ente strutturalmente deficitario o meno, stato che continuerebbe ad ingessare alcune attività dell’amministrazione comunale.

Scadenza rendiconto, nuova diffida dalla Prefettura ?

In merito allo schema di rendiconto, incombe su Palazzo San Giorgio una nuova diffida della Prefettura. A differenza infatti del bilancio previsione, la cui scadenza è stata prorogata al 31 maggio, la scadenza della presentazione del rendiconto è rimasta al 30 aprile.

Secondo quanto previsto dall’art. 227, comma 2, del TUEL (Decreto Legislativo n. 267/2000), “Il rendiconto della gestione è deliberato entro il 30 aprile dell’anno successivo dall’organo consiliare, tenuto motivatamente conto della relazione dell’organo di revisione. La proposta è messa a disposizione dei componenti dell’organo consiliare prima dell’inizio della sessione consiliare in cui viene esaminato il rendiconto entro un termine, non inferiore a venti giorni, stabilito dal regolamento di contabilità”.

Tradotto in termini semplici, entro il 10 aprile le opposizioni avrebbero dovuto ricevere lo schema di rendiconto così da iniziare la discussione in Commissione Bilancio. Al 22 di aprile però il documento non è stato consegnato, da qui un ritardo che Tuel alla mano comporterebbe una nuova diffida dalla Prefettura, come già accaduto dodici mesi fa.

Corte dei Conti-Comune, duello sul piano di rientro

In attesa di capire come andrà con lo schema di rendiconto e il rispetto dei parametri necessari per uscire dallo stato di ente strutturalmente deficitario, sul tema piano di rientro prosegue il duello tra il Comune la Corte dei Conti. La vicenda risale al 2020, quando l’organo di controllo aveva inviato una serie di osservazioni e criticità (QUI IL DISPOSITIVO COMPLETO della Corte dei Conti) attraverso la delibera 157.

“Accertata l’irregolare contabilizzazione del Fondo Anticipazione di Liquidità (FAL) da parte del Comune di Reggio Calabria già a partire dalla operazione di riaccertamento straordinario all’1.1.2015 e della successiva riedizione dell’operazione medesima all’1.1.2018, essendo stato l’accantonamento per FAL incluso in quello per il Fondo Crediti Dubbia Esigibilità (FCDE) l’analisi dei residui metteva in evidenza come, soprattutto a partire dal riaccertamento ordinario del 2016, il Comune di Reggio Calabria avesse proceduto a massive cancellazioni dei residui passivi a fronte di limitate cancellazioni di quelli attivi”, si legge in una delle 118 pagine del documento della Corte dei Conti.

Le criticità osservate dalla Corte dei Conti

– una gestione dei residui non corretta neppure in sede di riedizione del “riaccertamento straordinario” all’1.1.2018, operazione rivelatasi di alcuna utilità (non è ad esempio stato corretto l’importo del FPV nè sono stati eliminati residui del titolo II e IV di dubbia sussistenza) ed anzi produttiva di una minore “trasparenza” del bilancio comunale;

– la presenza di numerosi residui attivi non movimentati e di dubbia sussistenza; la dubbia corretta quantificazione del FPV; il mancato accantonamento del FAL (pari a € 7.867.986,60); la sottostima del fondo rischi, a fronte di un contenzioso molto elevato: la possibile sussistenza di debiti occulti collegati alle partecipate; il mancato recupero di disavanzi pregressi, già inclusi nel piano.

“Dal 2016 il Comune di Reggio Calabria non riesce a ricostituire, a fine esercizio, i fondi vincolati né a rimborsare le anticipazioni di Tesoreria. In tal modo, queste somme acquisiscono le caratteristiche di una componente “stabile” di finanziamento, in palese contrasto con i principi di cui all’art. 119, comma 6.

L’analisi di cassa condotta nella deliberazione di questa Sezione n. 17/2020 aveva già messo in luce la grave crisi di liquidità e la totale non auto-sufficienza finanziaria in cui da anni versa il Comune di Reggio Calabria. A fine 2019 sono presenti debiti verso il Tesoriere (per mancata restituzione dei fondi ex art. 222 T.U.E.L.) di ca 36 mln di euro, a cui si aggiungono ca 23 mln di euro di fondi vincolati non ricostituiti.

Il Comune non è in grado di riscuotere risorse proprie tali da far sì che questi debiti perdano quella componente di stabilità nell’utilizzo che li trasforma in veri e propri finanziamenti, incompatibili con il dettato dell’art. 119 Cost.90

Ciò detto, occorre che il Comune – ferma restando la necessità di dare le necessarie spiegazioni sull’utilizzo delle anticipazioni di liquidità ex d.l. 35/2013, d.l. 78/2015 e sui fondi di rotazione ex art. 243 ter e quinquies T.U.E.L.- chiarisca la consistenza dei propri fondi vincolati a partire dal 31.12.2014, quantifichi con esattezza i fondi non ricostituito a fine di ciascun esercizio e indichi eventuali introiti non soggetti a vincolo di destinazione utilizzati per la ricostituzione della consistenza delle somme vincolate che sono stati utilizzati per il pagamento di spese correnti”, si legge nell’analisi della Corte dei Conti.

Con la probabile volontà di far luce su questi (e-o altri) aspetti, si è tenuto nella giornata di ieri un incontro a Catanzaro, presso la sede della Corte dei Conti.

Per il comune di Reggio Calabria, presenti il sindaco f.f. Brunetti, l’Assessore alle Finanze Irene Calabrò, il dirigente comunale Franco Consiglio e i membri del Collegio dei revisori dei Conti.

Secondo quanto filtra, la Corte dei Conti avrebbe esposto alcune osservazioni e rilievi, alcuni dei quali chiariti dagli esponenti di Palazzo San Giorgio. Nel giro di pochi giorni, forse già lunedi, è previsto l’invio di un nuovo dispositivo da parte dell’organo di controllo all’indirizzo del Comune di Reggio Calabria. Bocche cucite rispetto ai dettagli e all’interlocuzione avuta a Catanzaro, la situazione però viene definita ‘tranquilla e sotto controllo’, con l’amministrazione comunale convinta di poter dare le dovute delucidazioni alla Corte dei Conti.