Boccia (Confindustria) a Reggio: "In Calabria il reddito di cittadinanza non ha senso"

Le parole di Vincenzo Boccia, presidente nazionale di Confindustria, durante la sua visita a Reggio Calabria

Si è celebrato nel salone conferenze di Confindustria Reggio Calabria l’atto finale dell’assemblea pubblica di Unindustria Calabria che ha registrato la presenza del presidente nazionale degli Industriali, Vincenzo Boccia. In una sala gremita, il numero uno di Viale dell’Astronomia ha affrontato i temi della crescita e dello sviluppo che interessano da vicino la Calabria con particolare attenzione alle questioni di stringente attualità legate agli investimenti, alla legalità, alle infrastrutture e alla governnace del territorio.

All’iniziativa, da titolo “Crescite. Dalla visione al progetto” i cui lavori sono stati coordinati dal direttore di Unindustria Calabria, Rosario Branda, hanno preso parte oltre al presidente nazionale degli Industriali, Natale Mazzuca, presidente di Unindustria Calabria, Giuseppe Nucera, presidente di Confindustria Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, sindaco Città metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Fiorini Morosini, Arcivescovo Reggio Calabria-Bova e Roberto Musmanno, assessore regionale alle Infrastrutture.

LE PAROLE DI MAZZUCA, presidente di Unindustria Calabria

Mazzuca: “Vincenzo Boccia che sta guidando con autorevolezza e lungimiranza la nostra Associazione, e il fatto che sia tornato in Calabria per la quarta volta nel corso dei primi tre anni da Presidente di Confindustria è il segno di una condivisione profonda delle problematiche che attraversano ed investono il nostro territorio, una evidente testimonianza di stima ed apprezzamento per l’azione di Unindustria Calabria, per gli imprenditori calabresi, per la loro storia e per il senso di dignità con cui portano avanti le loro aziende pur con tante difficoltà. Nel porto di Gioia Tauro prosegue il calo del movimento di container. Secondo i dati dell’Autorità portuale, nei primi nove mesi dell’anno il traffico è diminuito di circa il 6% rispetto al corrispondente periodo del 2017. Nel settore delle costruzioni, purtroppo, la fase negativa non si è ancora interrotta. Particolarmente debole resta il livello di attività nel comparto delle opere pubbliche, sul quale incide soprattutto il calo delle gare bandite dalle Amministrazioni locali ed il mancato avvio dei tanti interventi strutturali ed infrastrutturali previsti dai vari Piani nazionali, comunitari e regionali. Un capitolo a parte meritano le infrastrutture, da quelle rilevanti per implicazioni strategiche, ricadute economiche, entità degli investimenti e tempi di realizzazioni come potrebbero essere, a titolo d’esempio e non esaustivo, il ponte sullo stretto (da poter considerare, a buona ragione, al pari della “TAV” per Calabria e Sicilia); il sistema degli aeroporti regionali e quello portuale, ferroviario ed autostradale; fino a quelle indispensabili a garantire la viabilità ordinaria, la mobilità dei cittadini ed una circolazione delle merci e dei prodotti finiti in linea con gli standard dei nostri competitors. se c’è un’area del Paese interessata ad attivare un processo virtuoso di cambiamento questa è la Calabria. Non siamo un territorio fermo e refrattario allo sviluppo e meno ancora in attesa passiva di provvidenze improduttive. La domanda che emerge dal sistema delle imprese, dai lavoratori e dalle famiglie è quella di cambiamenti effettivi, utili, misurabili in termini di allargamento del benessere collettivo, di investimenti pubblici e privati, di crescita dell’occupazione e della produzione”.

LE PAROLE DI MOROSINI, Arcivescovo Reggio Calabria-Bova

Morosini: “Tutti attori sociali siano protagonisti dello sviluppo. E’ fondamentale riproporre oggi la distinzione sollevata da Paolo VI tra sviluppo e progresso, poiché un’evoluzione che lede i diritti non segna un progresso autentico per la società. Il consumismo non può essere l’unica dimensione dell’uomo, non a caso oggi assistiamo ai disastri di tale visione. La stessa concezione del lavoro non può contemplare solo prospettive di guadagno per vivere, è necessaria anche l’esplicazione della personalità creativa. Dal protagonismo responsabile dipendono le sorti della nostra condizione”.

LE PAROLE DI MUSMANNO, assessore regionale alle Infrastrutture.

Musmanno: “Il piano dei trasporti non è solo un documento tecnico, ma uno strumento che guarda in prospettiva allo sviluppo calabrese e agli obiettivi di crescita. Si tratta di dieci azioni in cui un ruolo centrale è svolto dalla Zes. Ma la crisi di Gioia Tauro va inquadrata in un’ottica di sistema Paese e le azioni della Giunta regionale puntano ad una collaborazione con il governo centrale. Tale sinergia ad oggi tuttavia, è mancata. Il rilancio infrastrutturale è un tema strategico per la Calabria, regione lontana dai principali circuiti economici e produttivi nazionali ed europei ed è impensabile che l’alta velocità si fermi a Salerno”.

LE PAROLE DI BOCCIA,  presidente nazionale degli Industriali

Boccia: “Rivolgo un sentito ringraziamento alla territoriale di Reggio e un plauso all’impegno del presidente Nucera. L’amore per il territorio è precondizione essenziale per lo sviluppo. Amore di coerenza che non guarda alla fuga dal territorio come unica via. Occorre al contrario superare pregiudizi e preconcetti senza ignorare criticità e problemi, ponendo al centro le persone, la voglia di svolgere un ruolo civile, essere ponte tra interessi delle imprese e interessi del Paese. Il vecchio comitato Mezzogiorno di Confindustria era lo specchio del Paese, ovvero di un modo di affrontare i problemi secondo la logica di “genere”. Al centro semmai bisogna porre i temi strategici: a cominciare dalle infrastrutture che sono il metro della visione che si vuole dare al Paese. Più lavoro, più crescita e meno debito, è questa la rotta che abbiamo indicato alla politica prima delle elezioni. Il Governo non risolverà la questione meridionale con il reddito di cittadinanza. Occorre aprire i cantieri, investire in infrastrutture, ripartire dalle grandi opere, utilizzare gli oltre 20 miliardi di risorse disponibili che da soli genererebbero 400mila posti di lavoro, con opere per oltre 100 milioni. Solo la Tav genera circa 50mila posti di piena occupazione. In Calabria il reddito di cittadinanza non ha alcun senso. Chiediamo un bagno di realtà, zero demagogia e, semmai, una pedagogia formativa che faccia da base ad un grande piano di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro”.

Al termine dell’assemblea è stato consegnato al presidente Boccia una creazione realizzata dallo scultore di fama internazionale originario di Gioia Tauro, Cosimo Allera raffigurante la regione Calabria.