Occhiuto-Brunetti, nuovo scontro: "Dal Comune di Reggio sempre polemiche"

Ennesimo attrito, questa volta su Sorical. Brunetti: "Decadono 7 dirigenti perchè non ho approvato il bilancio". Ma è un errore...

Non è mai stato amore, almeno negli ultimi tempi, tra la Regione Calabria e le amministrazioni locali in riva allo Stretto, che si tratti di Comune o Città Metropolitana. Dalla vicenda Sacal alle funzioni da assegnare alla Metro City, passando per le locandine e gli inviti legati alla conferenza romana di Bronzi50, sino al recente ‘perle ai porci’ di Occhiuto: è solo un riassunto, non completo, degli scontri che si sono registrati negli ultimi mesi tra le parti.

L’ultimo vivace botta e risposta è arrivato nel corso della  riunione presieduta dal Governatore Roberto Occhiuto, durante la quale è stato illustrato ai Comuni il cronoprogramma delle attività che la Sorical, società diventata interamente pubblica quest’anno, metterà in campo a partire dal prossimo mese di gennaio.

Con il nuovo anno infatti sarà rivoluzione, con Sorical che subentrerà ai Comuni nel rapporto con l’utenza (nell’attività di lettura, fatturazione e riscossione) e anche nella gestione del segmento idrico e del segmento fognatura e depurazione.

‘No all’affidamento del servizio a Sorical’, la sintesi dei lavori della Commissione consiliare Assetto del Territorio presieduta dal Consigliere Giuseppe Sera un mese fa, con il sindaco f.f. Brunetti che ha scritto ad Occhiuto chiedendo lumi.

Occhiuto: “Da oggi si cambia rotta”

“In pochi mesi abbiamo fatto quello che in dieci anni hanno cercato di fare tutti senza riuscirci: acquisito le quote vincendo le resistenze tedesche, posto fuori dalla liquidazione Sorical, affidato a Sorical il compito di essere il soggetto unico del sistema integrato delle acque calabresi.

Ciò che facciamo noi come Regione necessita del contributo dei Comuni e ciò che i Comuni fanno necessita di una Regione che si assuma le proprie responsabilità, anche quelle che in passato non si era assunta”, le parole di Occhiuto durante l’incontro tenutosi alla Cittadella regionale.

Tra gli interventi più critici, in risposta a quanto affermato da Occhiuto, c’è stato quello di Brunetti.

“Me ne sto andando più confuso di come sono arrivato. Avevo chiesto una riunione il 18 novembre, invece si sta tenendo soltanto il 28 dicembre. Mi spiace perchè se avessimo discusso all’epoca della tariffa sull’idrico, forse avrei approvato il bilancio di previsione entro il 1 gennaio. Siccome non sarà così, con l’inizio del nuovo anno decadranno 7 dirigenti ex articolo 110.

Ci viene chiesto il gioco di squadra ma non siamo stati coinvolti per nulla, il comune di Reggio Calabria aderirà ad Arrical perchè è un obbligo di legge ma chiedo un coinvolgimento dei sindaci calabresi. Mi sarei aspettato inoltre un piano industriale di Sorical dei prossimi 30 anni”, il pensiero piccato del sindaco f.f., che contiene al suo interno anche un errore.

Se è vero infatti che dal 1 gennaio decadranno i 7 dirigenti ex articolo 110, questo non accadrà (come affermato da Brunetti) per la mancata approvazione del bilancio di previsione bensì dal rendiconto dell’ultimo anno, che evidenzia il Comune ancora come ente strutturalmente deficitario.

“Il contratto a tempo determinato è risolto di diritto nel caso in cui l’ente locale dichiari il dissesto o venga a trovarsi nelle situazioni strutturalmente deficitarie”, recita infatti il comma 4 dell’art. 11o del Tuel, il testo unico degli enti locali. Molto complicato, inoltre, che il bilancio di previsione (pur chiarendo la questione della tariffa idrica) di Palazzo San Giorgio potesse essere presentato entro il 1 gennaio.

La risposta di Occhiuto non si è fatta attendere e apre una nuova crepa, l’ennesima, tra i rapporti tutt’altro che idilliaci tra la Regione e gli enti locali.

“Con il Comune di Reggio sono sempre stato disponibile a incontrami ma ho trovato sempre polemiche. C’è un governo regionale che in un anno ha tolto Sorical dalla liquidazione, e se Brunetti studiasse un po’ vedrebbe che il piano industriale che stiamo facendo richiede il tempo necessario. Stiamo procedendo a tappe forzate avendo trovato una società che era fallita. Se vogliamo fare polemica, facciamola”.

Il tema del servizio idrico è particolarmente ‘caldo’ in riva allo Stretto. Da non dimenticare infatti la vicenda delle bollette ‘pazze’ del servizio idrico, inviate ai cittadini in violazione delle norme di legge e con condotte ingiuste, con i reggini che non sono stati informati della prescrizione biennale maturata. Vicenda che ha portato Antitrust ad avviare un procedimento nei riguardi del Comune di Reggio Calabria per pratiche commerciali scorrette e violazioni dei diritti dei consumatori.