'Apro qui, chiudo lì...', in Calabria la scuola è una (amara) barzelletta. E' caos totale

Sui social impazzano le vignette che trasformano Nino Spirlì, ora in uno scolaretto, ora in un mago. E a rimetterci sono sempre le famiglie

Studenti disperati, genitori sull’orlo di una crisi di nervi e personale scolastico ed insegnanti ostaggi dell’incertezza. Non passano nemmeno 48 ore dall’ennesima ordinanza di Nino Spirlì con cui si dispone la chiusura di tutte le scuole che il Tar annulla tutto e boccia nuovamente la decisione del presidente facente funzioni della Regione Calabria.

RIAPRONO LE SCUOLE, FAMIGLIE IN TILT

E così, migliaia di famiglie precipitano, per l’ennesima volta, nel caos più totale.

Mentre scriviamo infatti sono in centinaia i docenti che, insieme a dirigenti e personale ATA, cercano di capire come e quando tornare in classe. Se professori ed insegnanti improvvisano il ritorno a scuola davanti ad uno schermo, nelle ormai consuete riunioni virtuali, le famiglie (anch’esse in tilt da settimane), smanettano (a volte litigando) nei ring dei gruppi WhatsApp. Da una parte i sostenitori del rientro a scuola, dall’altra chi invece, di riaprire le aule, non ne vuole proprio sapere.

In tutta questa baraonda vengono trascinati ovviamente anche e soprattutto gli studenti che ormai ci sguazzano. C’è chi ride condividendo con i compagni una caricatura di Spirlì, chi riprende lo zaino semi impolverato e sistema i libri per la riapertura e chi invece vive alla giornata e non intende nemmeno leggere le ultime notizie, ormai nauseato dal solito teatrino.

Moltissimi docenti, ancora adesso, non conoscono neanche l’orario di lezione della giornata di domani.

Insomma è vero che sono tanti, troppi i problemi che ruotano attorno al mondo della scuola ma è anche vero che, a distanza di un anno dall’inizio della pandemia, la politica non ha ancora trovato la ricetta giusta. Le istituzioni a quanto pare, ed in particolare la Regione Calabria, non riescono a dare serenità al mondo scolastico che, dopo quello sanitario ed economico, risulta il più sofferente.

SCUOLA IN CALABRIA, CONFUSIONE SU CONFUSIONE

Il presidente della Regione Calabria dice una cosa, i genitori ne dicono un’altra e il TAR ribalta tutto. Un copione già visto di cui le famiglie calabresi farebbero volentieri a meno.

Ormai è chiaro, il sistema scolastico è al collasso. Non c’è una linea e una condotta sicura, non c’è una guida autorevole e pronta a virare nel modo giusto e nei tempi giusti. La colpa, come è ovvio, non è dei docenti, né del personale, né tantomeno dei dirigenti che, in questo anno maledetto hanno svolto egregiamente il proprio lavoro adattandosi ad un sistema (DAD) nuovo e per molti sconosciuto.

La responsabilità è tanto per cambiare della politica, incapace di gestire il mondo della scuola che rischia di essere dilaniata e devastata. E con lei il futuro dei nostri ragazzi.

CAOS SCUOLE IN CALABRIA, CI SALVA L’IRONIA

Per fortuna però ci sono loro, i ragazzi che, con ironia giocano e ‘sfottono’ in modo sano e genuino chi ci governa. Tra le molte immagini divertenti spicca quella del mago illusionista Spirlì ‘in azione’…’Apro qui…chiudo lì…’.

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Tra le più esilaranti troviamo anche quella del piccolo Spirlì, mano per mano, verso scuola. Ci chiediamo, avrà trovato i cancelli aperti o chiusi ?

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